In che cosa credo? Nella vita privata, nelle ripetizioni di matematica, nelle parole dei romanzi. Ma credo soprattutto, e con enorme fiducia, nel secondo quadrimestre. A scuola, sì certo, però non è mai solo la scuola. Il secondo quadrimestre è quasi tutto ciò che abbiamo. Per recuperare le insufficienze del primo, per chiedere scusa di esserci distratti, per rimediare al fatto che non ci eravamo neanche accorti di stare dentro il primo quadrimestre, ciechi e sperduti e allo sbaraglio.
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