Nella via dove abito la notte scorsa è arrivata l’ambulanza per un sospetto caso di coronavirus. Non che io me ne sia accorta, nella via dove abito arrivano sempre le ambulanze, e poi la notte scorsa mio figlio aveva l’influenza e quindi io ascoltavo solo il suo respiro. Usavo il mio solito metodo antiscientifico: se arrivo a contare fino a cento senza che il respiro torni affannoso, allora sta guarendo. Poi fino a centocinquanta, poi fino a duecento, e a un certo punto infatti, tra le quattro e le quattro e trenta del mattino, mio figlio è guarito, e si è svegliato la mattina dopo con una gran voglia di Ferrero Rocher.
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