Ridendo molto, poche settimane fa, mia madre ha telefonato per dirmi: mi candido! Ma a cosa, mamma, dove, perché, con chi, ma non dovevi andare in pensione, non dovevamo andare in Russia? Lei ha risposto soltanto: a Craco, sindaco. E allora io ho aggiunto soltanto: naturalmente. Su Craco a casa mia non si scherza. È il paese dove mia madre è stata spedita da sua madre a crescere, perché tre figlie erano troppe per lei che non è mai stata adulta, e infatti da sempre le troviamo carte di caramelle nelle tasche e sappiamo che non possiamo fare affidamento su di lei. È il paese dove mia madre è stata allevata da sua nonna, che era molto più forte, gentile, disponibile, capace, tenace, intelligente, adulta di sua figlia, mia nonna. È il paese dove mia madre non è stata un peso ma un dono, è stata amata, è stata piccola, è stata salvata, è stata quello che i bambini vogliono essere: come tutti. Ci sarebbe rimasta per sempre se non fosse venuto giù con una frana, e allora lei e sua nonna e suo nonno si trasferirono a Ferrandina, la famiglia si ricongiunse e allargò.
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