“Alfred, sono nato con la sola missione di darti una riparazione. I figli vengono al mondo per fare da medicina ai genitori. Gli esseri umani come funamboli che hanno bisogno del pendolo della genitorialità per non cadere nel burrone”. Confesso, sono innamorato di Régis Jauffret. No, non soltanto innamorato. Ne sono pieno e compiaciuto. Lucidamente conquistato. L’ho scoperto di recente leggendo una parte delle sue magnificenti e rigogliose Microfictions. E voglio continuare a leggerlo con la stessa attenzione e sete e ferocia. Forse soltanto con Richard Ford ho ricevuto la stessa scarica di fuoco e gelo allo stesso tempo. Clichy, che ha in catalogo già “Dark Paris Blues”, “Il banchiere” e “Cannibali”, pubblica anche questo testo, “Papà”, tradotto da Tommaso Gurrieri. Lo leggo e ne scrivo mentre il mio, di padre, è alle prese con un ciclo di chemioterapia. Non ci parliamo da sette anni. A volte, i libri. “Dei genitori si deve dire solo la verità”.
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