Lei! Dove va? Si fermi! Alzo le mani, mi scivola la borsa, vorrei dire qualcosa di divertente, o almeno da poter raccontare senza vergogna, dopo, ma poiché adesso sembra che non ci sarà mai un dopo e io sono ferma con le mani alzate nell’atrio della scuola media di mio figlio, urlo: sono una madre. Urlo senza nessun’intenzione rivendicativa né di ruolo né di sesso, ma solo per non essere uccisa a colpi di fucile dal bidello, che infatti non mi uccide ma urla ancora: che cosa vuole? Non può stare qui! Se ne vada!
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE