Il lato positivo, devi trovare il lato positivo. Me lo ha detto la signora che chiede l’elemosina all’angolo della strada, ficcandomi gli occhi negli occhi, appena prima di maledirmi perché le ho dato solo due euro, tutto quello che avevo. Ho pensato che nemmeno la signora è molto in grado di vedere il lato positivo (i miei due euro invece di niente), ma che la colpa non è sua, non è nostra: è di questo lato positivo che sfugge da tutte le parti. Non fai in tempo a intravederlo, a credergli un po’, che se ne è già scappato. Però la teoria, al netto della maledizione, è giusta: devo trovare il lato positivo. Ad esempio, mia figlia ha smesso di chiedermi ogni giorno un pappagallo. Si vede che è cresciuta, si è distratta, ora ha altri interessi, e ha cominciato anche a portare il cane fuori la sera, con il buio, per farsi una telefonata lunga con la sua migliore amica. Poiché io un po’ mi preoccupo di quei quindici minuti serali, lei ha proposto di uscire con il suo coltellino svizzero infilato in tasca e io sono quasi morta, le ho impedito di uscire e quando è uscita l’ho seguita di nascosto con un coltellino svizzero infilato in tasca, e insomma stavo di nuovo perdendo di vista il lato positivo, cioè che il cane adesso lo porta lei. E che non parla più del pappagallo.
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