Il Figlio
Il ruggito della madre tigre e tutte le scemenze che abbiamo letto sulla maternità
La Lettera
Sentivo di sbagliare già come madre in potenza, dato che il mio pensiero dominante era: sarà brutto, bruttissimo
Cara Annalena, quando Giovanni è nato, avevo passato nove mesi a leggere cose come Che cosa aspettarsi quando si aspetta, Pensare per due, Il ruggito della mamma tigre, Le madri non sbagliano mai, anche se mi sa che la mamma tigre qualche errore l’ha fatto, mi dicevo, mentre cercavo di trarre preziosi insegnamenti da quel blob bibliografico. Io in verità sentivo di sbagliare già come madre in potenza, dato che il mio pensiero dominante era: sarà brutto, bruttissimo, vagamente rettile come i neonati della rubrica “E’ arrivata la cicogna” del giornale locale.
Poi Giovanni nacque e vidi che aveva un’aria composta e molto dignitosa per essere uno che era appena nato. “Ma non è brutto!”, dissi stupefatta, dopo mesi che mi preparavo al peggio. E capii che la mia paura non era che lui fosse brutto, ma che io non l’avrei amato abbastanza, perché l’idea di dover pensare per due non mi andava mica tanto. Oggi Giovanni compie dieci anni. Ed è bellissimo. A presto e grazie per il suo lavoro.
Giuliana Mancuso