“Ma con il cognome che hai, vuoi fare il cameriere?”. La storia della rossellinite, malattia ereditaria, nel documentario di Alessandro, nipote del compianto regista Roberto Rossellini
Se sei figlio di Roberto Rossellini, non sarai mai un genio. Nei primi minuti di “The Rosselinis”, la voce narrante, che è quella del regista, dice: “Nonno ha lasciato al mondo intero i suoi capolavori, ma a noi nemmeno una lira. Ci ha lasciato invece un enorme patrimonio di conflitti.” E’ il nipote di Roberto Rossellini a parlare, mentre scorrono le immagini del funerale del nonno. Si chiama Alessandro, e a 57 anni ha deciso di esordire come regista di un documentario, appunto, sulla sua famiglia: The Rossellinis. Alessandro è uomo problematico, difficile, dipendente dalle droghe e incapace di avere una vita regolare a causa di una strana malattia che lui chiama “rossellinite”. E su questa malattia si basa la tesi portata avanti nel documentario: se sei un Rossellini, allora hai sicuramente la rossellinite, una patologia che ti rende scontroso, vizioso, un po’ arrogante e afflitto da una costante ansia da prestazione. Insomma, un uomo peggiore di quello che potresti essere.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE