E’ successo tutto in pochi mesi e a un tratto mi sono trovato circondato da bambine. Figlie tutte femmine nate da amici e parenti, alcune con nomi corti come Ada (sempre entusiasta), Mina (sempre seria), Nina (che dorme poco) e alcune con nomi da Italia risorgimentale come Anita (a cui invece piace dormire) e Rachele (che è nata pochi giorni fa). Un accerchiamento improvviso. Un agguato in piena regola. Forse anche per colpa del mio scarso spirito di osservazione che il lockdown ha decisamente ingigantito mi sono trovato all’improvviso attorno – come nate in un soffio – tutte queste piccole e paffute giovani donne ben decise a prendersi la scena dei prossimi mesi e anni.
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