Ho cercato a lungo la luce, tre anni fa, quando decisi di trasferirmi da una stanza a una casa in affitto, perché alla luce non voglio rinunciare. Abito al primo piano oggi, ed è molto luminoso, tuttavia. La luce, come la trasparenza, nelle nostre esistenze, soprattutto nei mesi del lockdown, quando ogni angolo della nostra vita era minacciato dall’oscurità, è divenuta una direzione da ricercare con forza e volontà prima, da seguire poi. A cui affidarsi. Come quando si sceglie di abbandonarsi alla benevolenza e alla protezione di qualcuno. Con questa fiducia qui. Natale è già un ricordo, non del tutto incenerito, Natale è un souvenir. Ero a cena intorno a una tavola nuova, sere fa, quel ritrovarsi insieme che ho amato molto, come si amano le famiglie allargate. Il 9 gennaio ha accolto e festeggiato il settantatreesimo compleanno di mio padre. Il telefono ha squillato. “Puoi venire a fare gli auguri a tuo padre. Avrete mezz’ora di tempo e starete in massima sicurezza”.
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