Il figlio - LA LETTERA
Aspettare il Festival di Sanremo e “L'amica geniale” come si aspettavano le vacanze
Una figlia lontana e il Covid fuori dalla porta. Dentro uno schermo da riscoprire, magari con un foulard al collo
Cara Annalena,
spero di trovarti d’accordo con me. Tra poco ci sarà il Festival di Sanremo e io me lo voglio gustare in santa pace, e poi anche la serie “L’amica geniale”, aspetto quelle sere come una volta aspettavo una vacanza, un weekend a sciare. Non ci vado più tanti anni a sciare, ho paura di farmi male o di ammalarmi, ci siamo molto isolati mio marito e io, per paura, perché li leggiamo i giornali e le persone della nostra età non se la passano bene neanche con i vaccini. Io esco per fare la spesa, per andare dal parrucchiere una volta ogni due settimane, per andare al cimitero, se mi serve dal medico, e raramente per un caffè all’aperto, sotto i portici, con una mia vecchia amica. Ma adesso fa freddo. Mia figlia che vive in un’altra città dice che esagero, ma certo che uscirei se dovessi andare a trovare lei e mio nipote. Ma così, non me la sento di rischiare. So che ci sono tante persone che non vivono come noi, e fanno bene, li ammiro perché sono coraggiosi e non rinunciano a stare con le persone, ma io ho molta paura e non voglio nessun funerale. Quindi mi affido alla televisione e ho riscoperto l’emozione per il Festival di Sanremo. Forse mi vestirò elegante, mi metterò un foulard colorato. Non ridere di me.
Un caro saluto
Antonella Pagani
Gentile Antonella, non rido affatto di lei. Per qualche ora saremo di nuovo tutti insieme.