La raccolta di racconti di Romana Petri tratta l’assurdo della mente umana nella complicatissima relazione, in alcuni casi infernale, che può diventare il legame madre-figlio o madre-figlia.
Pesca in storie lontane ricreando antiche leggende, come nei più terribili fatti di cronaca più o meno recenti, Romana Petri per entrare dentro la psiche sconvolta di donne assassine, uomini violentatori, figli matti e visionari e ragazze suicide per disperazione di abusi da parte non solo maschile, ma anche di terribili madri conniventi. Mostruosa maternità (Perrone, 200 pagine, 16 euro) è un libro molto bello che entra dentro le cose – in questo caso obbrobriose – della vita con una sapienza letteraria capace di farsi consapevolezza psicologica. E riesce nel miracolo di spiegare l’inspiegabile rinunciando al giudizio, semplicemente raccontando fatti interiori ed esteriori, contemplando l’assurdo della mente umana nella complicatissima relazione, in alcuni casi infernale, che può diventare il legame madre-figlio o madre-figlia.
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