Gli spinaci, il bene collettivo e il nuovo oltraggio: almond mom

Quando mia figlia si siede a tavola per cena e dice che non ha fame, io so che è perché ha fatto merenda mezz’ora prima. Lei ovviamente nega, ma io trovo i resti di formaggio, biscotti, burro di arachidi spalmati in giro, perché è importante non dirmi la verità ma è ancora più importante non pulire mai niente. Tra la fatica di lavare una tazza dove ha intinto i biscotti nel latte e la necessità di trovare una scusa per saltare la cena, lei sceglie comunque di non sbarazzarsi delle prove. Quindi io so che non può avere fame se ho appena trovato un coltello pieno di Nutella e se il pane è sparito, al suo posto c’è una montagna di briciole, ma le chiedo lo stesso: perché non mangi? Perché non mi va, risponde lei. Ma hai mangiato qualcosa prima di cena? Lei arrossisce e dice: no no. Ah ok, allora adesso ti verrà fame. E comincio a passarle, parlando d’altro, grissini ricoperti di gorgonzola, o di robiola, insomma qualcosa a cui non si possa resistere neanche per farmi dispetto. Non vuoi i petti di pollo, non vuoi la minestra di verdura? Non mi importa, neanche io li voglio, quindi adesso mangiamo un po’ di cose che fanno male per sentirci meglio.

Funziona quasi sempre, a quel punto serve anche una fetta di salame, magari giusto un hot dog preparato da suo fratello, l’importante è non stancarsi troppo con forchetta e coltello. Ma ieri sera avevo deciso, piuttosto a malincuore, che è giusto mangiare anche la verdura. Spinaci, finocchi, zucchine. Ero di cattivo umore per questo, ma pronta a difendere la mia scelta in nome del bene collettivo. Mia figlia ha guardato gli spinaci schifata e ha detto: io non ho fame. E i finocchi? Non ho fame. Io però insistevo: mangia questi spinaci. Lei allora ha detto che io sono una almond mom. In un primo momento, durato mezzo secondo, ho pensato che forse era un complimento, forse voleva dirmi che sono buona. Con le mandorle ci fanno anche le creme per il corpo, i dolci, i gelati, un sacco di cose, no? Ma non è possibile che mia figlia mi faccia un complimento, soprattutto davanti agli spinaci. Dov’era dunque la trappola? Mio figlio sghignazzava. Cosa ridi, mangia quegli spinaci. Una montagna di spinaci. Una montagna di finocchi. Tutte quelle zucchine. La disperazione. E adesso anche gli insulti sulle mandorle. 

Una almond mom è una madre che tiene a dieta i figli, ho scoperto dopo un certo numero di minacce ma anche di grissini con il gorgonzola, ed è una recente categoria di TikTok. Deriva da una modella, Gigi Hadid, che, diciassettenne, disse a sua madre di sentirsi debole perché non aveva mangiato niente, e la madre le rispose: “Prendi un paio di mandorle e masticale molto bene”. Da allora, almond mom, almond parenting, e così via: TikTok si ribella, ma a volte invece esalta queste madri flessuose e fissate. Genitori che impediscono ai figli di avvicinarsi all’armadietto delle merendine (anzi, non permettono che in casa entrino merendine, biscotti e patatine) e che tengono molto all’attività fisica, al corpo e al mattino che ha l’oro in bocca. Fanno delle escursioni la domenica mattina molto presto.

Mia figlia ha ammesso che io non sono molto almond in nessuna di queste manifestazioni, ma che doveva trovare il modo per non mangiare gli spinaci. Ma con il burro e il parmigiano diventano buonissimi anche gli spinaci. Non ho fame. E i finocchi? Non ho fame. E i petti di pollo? Non ho fame. E la pizza? Forse la pizza sì. Allora prendi un paio di pizze e masticale molto bene.

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• Annalena Benini

• Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.