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Il figlio

Il gatto offeso, il figlio peloso e i miei tentativi di corruzione

Annalena Benini

Dopo una lunga assenza va tutto rinegoziato. Cronaca di una riappacificazione

Una volta a casa, il gatto era visibilmente offeso. Non solo non è venuto alla porta a sdraiarsi a pancia in su con varie piroette della schiena, ma si è rifiutato di incrociare il mio sguardo per tutta la sera. Nonostante palline, carezze, vocine idiote, scuotimento di scatole di croccantini, tiri con la fionda. Ho provato allora con l’arma di fine mondo, uno scatolone vuoto, e non è successo niente. Il gatto l’ha aggirato invece di tuffarcisi dentro. Tutto questo mentre il cane si affannava a baciarmi, scodinzolare, chiedere carezze, attenzioni, cibo, sguardi. Mi diceva con gli occhi: ti ho aspettato tanto, non te ne faccio una colpa ma sono felice che sei tornata e che da oggi avrò sempre la ciotola dell’acqua piena. Mi sei mancata, ma non ti chiederò dove sei stata. L’amore ha molte facce, e quella del gatto assomiglia quindi all’amore di mia figlia, che mi ha detto solo: ciao, e ha continuato ad ascoltare musica con le sue amiche. L’amore ha molte facce, e mio figlio infatti mi ha accolto con una manata sulla schiena, facendomi saltare di paura per la manata e per il vocione da taglialegna del Kentucky.

Il gatto, intanto, si aggirava con la coda dritta, fingendo di essere solo in casa. Per il terribile dismorfismo sentimentale per cui su cento commenti belli mi concentrerò esclusivamente sull’unico negativo, e per l’assurdo istinto di inseguire chi fugge (non si diventa mai adulti, solo vecchi), mi sono così tormentata per il silenzio del gatto che, con la scusa di voler preparare una buona cena per la mia famiglia (quindi chiedendo comunque a tutti di amarmi) sono uscita velocemente per fare la spesa (di prelibatezze per gatti). Fingevo di pensare agli spaghetti vongole e bottarga, in realtà avevo in testa solo: party mix con tacchino e prosciutto. Ma anche manzo e pollo. C’è qualcosa di più folle della pretesa di essere amati? Perché tra tutti avevo bisogno delle fusa di quel gatto spocchioso? Mi sentivo in Baby Reindeer, e vorrei non dover spiegare che cos’è e perché ho sentito l’esigenza di entrare in un pub a ordinare una diet coke. Ma l’amore ha molte facce, e quando sono tornata a casa mia figlia aveva incredibilmente apparecchiato e voleva raccontarmi di uno shampoo vegano che salverà il pianeta. Forse è solo questione di prendere di nuovo le misure: se stai fuori casa per tre settimane e nel frattempo una  ragazzina diventa maggiorenne, un quindicenne diventa peloso, un gatto diventa cacciatore di piccioni e il cane rimane sempre lo stesso, bisogna accettare che va tutto rinegoziato, riconquistato, comprese le parole non dette e la sedia in cucina. Compresi i tempi in cui è lecito pensare che a qualcuno verrà in mente di chiedere: tu come stai? 
 

Ho quindi offerto al gatto le squisitezze della corruzione, ma senza pretendere nulla in cambio, anzi lasciandolo solo con la sua ciotola rosa: dall’altra stanza sentivo la felicità della masticazione. Ce l’avevo quasi fatta. Come in Baby Reindeer, lui stava per venire a cercarmi. Intanto gli spaghetti erano quasi pronti, la cucina era di nuovo affollata, e i miei figli facevano a gara per interrompersi a vicenda. Il cane sotto il tavolo, sopraffatto. Gli spaghetti sottoposti a giudizio severo, la finestra aperta sull’estate in arrivo, le parole tra noi leggere. E’ entrato uno scarafaggio.  Non ho fatto in tempo ad accorgermene, perché il gatto si è avventato come un fulmine sulla finestra e mi ha deposto lo scarafaggio morto (ma non completamente morto) in grembo, come regalo di riconciliazione. Troppo amore.

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  • Annalena Benini
  • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.