Foto ANSA

Il Figlio

Il freddo è solo un'opinione, ed è un problema di voi vecchi 

Annalena Benini

Per le strade girano ragazzi a testa alta sotto la neve in t-shirt, ragazze con la pancia nuda a zero gradi,  gambe nude senza calze, canottierine di cotone sotto la pioggia. La giovinezza perduta dentro un cappotto e la vittoria della borghesia con tachipirina

E’ gennaio, nonostante il riscaldamento globale fa abbastanza freddo, o almeno mi sembrava, quindi la mattina prima di uscire di casa mi infilo un cappotto, spesso avvolgo una sciarpa intorno al collo, a volte, ma non sempre, metto perfino un cappello. Compio questi gesti con quella che mi sembra una ragionevolezza in armonia le stagioni: se ci sono cinque gradi, se piove, se c’è la nebbia, se soffia un vento ghiacciato, tendo a coprirmi di più. Mio figlio, date le stesse condizioni atmosferiche, esce di casa senza giacca. Una maglietta, una felpa leggera, se piove al massimo si alza il cappuccio sulla testa. Questo succede alle 7:30 del mattino, quando esce per andare a scuola e deve camminare circa trenta minuti e io allora lo inseguo, gli dico ti prego metti una giacca, prendi la sciarpa, dov’è quel golf di lana che ti ho regalato per Natale? Lui dice che gli si rovina l’outfit e che comunque ha caldo. Io insisto che non può avere caldo, Alexa dice che ci sono 3 gradi fuori, è vestito esattamente come a giugno, non è possibile, non lo accetto.  

E’ un problema di voi vecchi il freddo. E’ la risposta di mio figlio. Aggiunge che è una questione di abitudine: io mi sono abituato, il freddo non lo sento, non ho bisogno di niente, siete dei borghesi piccoli piccoli. Esce di casa e va incontro all’inverno in maniche corte. Ho capito quindi che il freddo percepito ha a che fare con la fine della giovinezza

All’improvviso guardo il mondo con uno sguardo diverso: vedo avanzare per le strade a testa alta ragazzi sotto la neve in t-shirt, ragazze con la pancia nuda a zero gradi, o viceversa non importa, vedo gambe nude senza calze, canottierine di cotone sotto la pioggia, vedo una sconfinata, invincibile estate interiore e mi sento a disagio nel mio cappotto lungo fino alle caviglie, voglio strapparmi via la sciarpa, voglio sentirmi libera come loro. Legioni di anticorpi abbracciano questi ragazzi e li avvolgono di protezione dalle intemperie, il sole pallido di gennaio li bacia in fronte e dice: andate e conquistate il mondo. Li ammiro, ma mi rimetto la sciarpa perché sento già un pizzicore in gola. Appena a casa, devo ricordarmi di spruzzarmi in bocca il propoli. Tra l’altro ho appena messo il piede dentro una pozzanghera e sento un freddo umido salire verso la testa. Quali grandi imprese potrò mai compiere se bastano un paio di scarpe non impermeabili a fermare la mia corsa? Sconfitta, torno a casa, mi metto banalmente a lavorare davanti al computer, anzi per dare  il senso di una fine mi preparo una tisana al finocchio e liquirizia, fumante. 

Dopo qualche ora torna a casa anche mio figlio, valorosamente mezzo nudo. Gli chiedo come mai, non doveva andare a teatro, al cinema, a una festa di compleanno? Mugugna, si chiude in camera, non chiedo altro perché fare domande è borghese. Vorrei proporgli una bella doccia fredda rigenerante, ma sto zitta. Poi me lo ritrovo in cucina, con gli occhi lucidi, il naso rosso, cerca qualcosa. Cosa ti serve? Il termometro, non mi sento bene, ho i brividi. Mi trattengo, lo giuro, dal dirgli: non è che hai preso freddo? Lui mi legge nel pensiero e dice: non è come pensi. Ma io non penso niente amore mio, sono troppo vecchia per pensare, però vieni, ti faccio il brodo, prendi la vitamina C, ecco il propoli, la tachipirina, tieni anche questo plaid scozzese, e domani niente scuola, per forza, hai 38. “Non sembri poi così vecchia, dai, mamma”.
 

Di più su questi argomenti:
  • Annalena Benini
  • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.