il figlio
Ci sono due tipi di messaggi che manda mia figlia: TikTok o problemi da risolvere
Squilli di tromba per non perdere le notifiche e salvataggi di conigli medievali. La paura di perdere l'attimo di una madre e la gratificante sensazione di sentirsi necessaria, importante, almeno per qualche ora
Gentile febbraio, lo sai non ti vorrei mai disturbare, ma vuoi dirmi com’è possibile che un organismo possa mantenersi sano di mente tanto a lungo, in queste assurde condizioni di assoluta realtà? Ieri notte ho ricevuto una notifica sul telefono, che si è illuminato a giorno. Era mia figlia, per la quale ho previsto un’illuminazione speciale, una suoneria speciale, una specie di rullo di tamburi e squillo di trombe, una mano che esce dal telefono e fa il segno della vittoria, qualunque cosa pur di segnalare rumorosamente l’eccezionale evento. Così anche se dormo sono sicura di non perdermi la notifica, perché l’esperienza mi ha insegnato che se perdo l’attimo perdo tutto. L’attimo significa quell’attimo preciso. Se il messaggio arriva a mezzanotte e trentasei, io non posso pensare di rispondere a mezzanotte e trentasette, perché lei sarà già altrove. Naturalmente non c’è reciprocità, lei può rispondermi quando vuole, anche trentasette giorni dopo oppure mai.
Lo dico senza recriminazione: sono semplicemente le condizioni di assoluta realtà a cui è sottoposto questo organismo vivente che sarei io. Quindi ieri notte, anche se dormivo, ho risposto istantaneamente al messaggio di mia figlia. Ci sono due tipi di messaggi di mia figlia: il primo tipo è l’esposizione di un problema, il secondo tipo è un video di TikTok che espone un problema che io devo interpretare, collegare alla realtà per poi trovarne la soluzione. Di solito è qualcosa che segnala i miei difetti: un video di un figlio che si lamenta di sua madre che lo sveglia dopo solo dodici ore da quando è andato a dormire, ed è andato a dormire alle tre di notte. All’inizio interpretavo questi video nel modo sbagliato, cioè come allegre autocritiche, invece ho capito che devo essere più letterale: le madri non possono svegliare i figli dopo sole dodici ore, rischiano di rovinargli l’umore, scioccandoli.
Comunque, questa volta non si trattava di un video di TikTok che segnalava la mia violenza di madre (e comunque io rispondo con dei cuori, con risate finte, cerco di agganciarla per farmi dire qualcos’altro, qualcosa di reale, ma lei raramente ci casca), ma eravamo tornate alla tradizione: un problema da risolvere. Il tatuaggio di mia figlia, un coniglio medievale nell’incavo del braccio, stava prendendo vita. Secondo la sua precisa sensazione, suffragata da ingrandimenti fotografici, l’occhio del coniglio si era ingrandito e tutto il resto del corpo era in rilievo. Può un coniglio medievale di inchiostro prendere vita, un po’ come Pinocchio non di legno ma di inchiostro e non nella casa di un falegname ma sul braccio di mia figlia? Certo che sì, se gennaio è durato un anno e febbraio non fa niente per chiedere scusa. Mia figlia era molto preoccupata di doversi tagliare il braccio per far contento il coniglio.
L’ho rassicurata, ma mostrando di prendere sul serio il problema. Poiché un altro segno di vitalità del coniglio era il prurito al braccio, le ho consigliato di prendere un antistaminico, nel caso in cui ci fosse un po’ di allergia. “Grazie infinite, mamma, farò così, grazie ancora”. Mi sono sentita così importante, così madre, così necessaria. Mi sono addormentata quasi felice. Questa bellissima sensazione è durata circa sedici ore, cioè fino a quando mia figlia mi ha scritto (squillo di trombe, rullo di tamburi) che a causa del “mio” antistaminico ha dormito troppo, il coniglio si è sgonfiato e il prurito è scomparso, ma le si è rovinato l’umore.