
il figlio
Troppi mariti. Quando gli uomini spariscono in soffitta e ne arriva uno nuovo di zecca
Holly Gramazio ha avuto una di quelle idee (sfolgoranti) che sanno raccontare questi tempi. "I Mariti" è un romanzo di quelli con la tassa d’ingresso e un patto di lealtà: il lettore sospende l’incredulità, lo scrittore in cambio lo accompagna a capire qualcosa di nuovo
La vita sentimentale di tutti quelli in età da innamorarsi stabilmente è diventata un pendolo pericolante tra “non trovo nessuno” e il “ne trovo mille sulle app, ma sono tutti casi umani”.
Lauren, la protagonista di I Mariti, di Holly Gramazio, ha trent’anni, vive a Londra, rientra di notte nel suo appartamento e trova un uomo ad aspettarla. Quando era uscita di casa lui non c’era. Lauren era single, un paio di ore prima. Non c’era nessun marito.
Holly Gramazio ha avuto una di quelle idee (sfolgoranti) che sanno raccontare questi tempi, le storie sperimentali che sembravano andate perse dopo la rivoluzione del realismo, l’autofiction, e il paradiso delle storie comuni a corto raggio. I Mariti è un romanzo di quelli con la tassa d’ingresso e un patto di lealtà: il lettore sospende l’incredulità, lo scrittore in cambio lo accompagna a capire qualcosa di nuovo. L’ultimo esperimento così riuscito lo aveva fatto Ottessa Moshfegh con l’Anno di Riposo e Oblio.
Cosa si fa quando trovi in casa un marito nuovo? Mandi messaggi alle amiche, ricontrolli il rullino delle foto, verifichi di sentirti bene, ti giri intorno per sapere se hai sbagliato indirizzo. Ma la realtà insiste e conferma che lei e l’estraneo sono sposati da anni. Lauren ha poco tempo per riflettere, il sedicente marito sale in soffitta per cambiare una lampadina, sparisce, e al suo posto compare un altro marito. Così va avanti, e avanti. Per centinaia di volte.
La trama viene da un videogioco che poi non era stato sviluppato, in cui il fighter saltava da una relazione all’altra e doveva decidere dove era meglio fermarsi. Holly Gramazio è una game designer, e aver deciso di studiare le relazioni di questo millennio come un sistema di opzioni infinite che funziona molto peggio di quando le opzioni erano ridotte, offline e non virtuali, è stata una scelta preziosa. E’ anche troppo facile trovare l’allegoria, e quindi non è un’allegoria predicatoria. Eccola: i tempi moderni, la possibilità di incontrare centinaia di persone, la paura di perdersi quella giusta. L’amore come i cappotti. Impensabile tenerne uno più di due stagioni. Senza contare che ogni volta in cui cambi partner cambi anche tu. Cambi taglio di capelli, cambi casa, paese, cambi pelle, cambi carattere.
Mentre Lauren, la protagonista, si accomoda in questo nuovo presente irreale, comincia a chiedersi chi le piace, quale delle vite alternative sarebbe - per lei - la migliore. Troppo difficile, come si fa quando le possibilità sono tante? Come si sceglie qualcuno se dopo di lui ci sono statisticamente opzioni migliori?
Mala tempora? Forse. Anni fa non andava tutto così male, andava solo relativamente male. I social hanno creato un altro mondo da abitare, doppio lavoro. Poi whatsapp. Arrivarono i messaggi gratis. Muore un dettaglio apparentemente insignificante: l’investimento economico dei 25 centesimi per far leggere tre righe al destinatario. Non costa niente? Cosa può valere? Zero. Poi Tinder e le sue app sorelle, degenerate a grande delivery del sesso-senza-uscire-neanche-a-cena. Abbiamo voluto normalizzare, l’orrenda parola - benissimo, ora è tutto normale.
E proprio in questa grande operazione di facilitazione (illusoria) e offerta di centinaia di vite possibili si inserisce il tema del romanzo: decidere. Lauren ha una sola cosa, le possibilità. E non riesce a farsene nulla, perché le relazioni non dipendono da compatibilità astratte. Nemmeno da quelle concrete, a pensarci bene. Sono abitudini, desideri e delusioni che si incrociano in un momento preciso, e i due caratteri, messi insieme, riusciranno ad addomesticare il reciproco peggio. Amore è una resistenza a certe pieghe odiose dei caratteri. E nessuno ha idea di come riescano quelli che ci riescono.