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Segre ai giovani del Cwmun: “Siate ambasciatori d'amore contro l'odio”
Da oggi al 23 marzo, New York ospita il Change the World Model United Nations, il più grande forum internazionale giovanile. Quest’anno, il messaggio di apertura è stato affidato alla senatrice sopravvissuta ad Auschwitz. Che, in un’epoca in cui il mondo sembra diviso da parole di odio, invita a riflettere su cosa vogliamo costruire davvero
Dal 20 al 23 marzo 2025, New York ospita il Change the World Model United Nations (Cwmun), il più grande forum internazionale giovanile che coinvolge oltre 4.000 studenti provenienti da più di 140 paesi. Tra questi, 1.400 sono italiani, rappresentanti di regioni come Lombardia, Sicilia, Lazio, Campania, Veneto ed Emilia-Romagna. Il Cwmun offre ai giovani delegati l’opportunità di confrontarsi sui grandi temi della politica globale, simulando il funzionamento delle Nazioni Unite e interagendo con leader internazionali, diplomatici, imprenditori e campioni dello sport. L’evento, organizzato dall’Associazione Diplomatici e dalla Change the World Academy, vede la partecipazione di ospiti come Melissa Fleming, vice segretaria Generale delle Nazioni Unite con delega alla Comunicazione Globale; Catherine Colonna, ex ministro degli Esteri della Francia, intervistata da Myrta Merlino; l’ambasciatore Giampiero Massolo, diplomatico italiano; Maurizio Massari, rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite; Giovanni Caccamo, cantautore e partner del Cwmun; e i campioni del mondo Marco Tardelli e Paulo Roberto Falcão.
Quest’anno, il messaggio di apertura è stato affidato a una figura eccezionale: la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e testimone instancabile della memoria storica. Attraverso un videomessaggio, la senatrice ha rivolto un sentito augurio agli studenti presenti a New York, esortandoli a riflettere sul ruolo delle nuove generazioni nella costruzione di un futuro libero dall’odio e dall’antisemitismo. “Care ragazze e cari ragazzi, sono molto felice di rivolgermi a voi che siete la migliore garanzia per il futuro”, ha esordito Segre. Ha poi invitato i giovani a fermarsi un attimo per ascoltare, in silenzio, i propri pensieri, sottolineando l’importanza di riflettere in un mondo dominato dai social, dove opinioni e stati d’animo vengono esibiti senza una reale introspezione. La senatrice ha messo in guardia contro la pulsione dell’odio, definendola “la più inquietante e la più radicata nell’animo umano”. Ha ricordato come, alla loro età, abbia conosciuto “l’odio che si fa sistema, teoria e pratica, dell’uomo contro l’uomo”. Uscita per buona sorte dal campo di sterminio di Auschwitz, porta con sé quella storia sulla pelle: “l’odio inciso”. Ha poi enfatizzato l’importanza della memoria, definendola “la funzione del mondo”, e ha esortato i giovani a essere “sentinelle della Memoria”, pronte a indagare le ragioni dell’altro prima di affermare le proprie. Ha sottolineato come la pratica dell’ascolto e del dialogo nella diversità resti il miglior strumento di comprensione e crescita, richiamando “l’elogio dell’imperfezione” caro a Rita Levi Montalcini.
In un’epoca in cui il mondo sembra spesso diviso da parole di odio, la Segre ha invitato a riflettere su cosa vogliamo realmente costruire. Ha affermato che “l’odio non crea mai nulla di buono: è una forza distruttiva che lascia solo macerie, divisioni e sofferenza”. Ha quindi esortato le nuove generazioni a rispondere con un linguaggio diverso, una forza positiva che può davvero cambiare le cose. “Ribellatevi all’aggressività e alla violenza che passa attraverso le parole e atterra direttamente dentro le nostre vite”, ha dichiarato la senatrice. Ha ricordato che le parole e le azioni possono trasformare la realtà, sottolineando la necessità di costruire ponti anziché alzare muri. La nostra forza, ha detto, sta nella capacità di guardare al futuro con speranza e determinazione, lavorando per la pace, la solidarietà e la comprensione delle diversità.
Segre ha evidenziato come l’aggressività, la violenza, l’intolleranza, il razzismo e l’antisemitismo dilaghino anche nel discorso pubblico, coinvolgendo persino le grandi istituzioni. Ha però espresso speranza nelle nuove generazioni, definendole “avamposti di pace” che custodiscono nel cuore i semi del bene. Ha esortato ciascuno a farli germogliare in gesti concreti e prese di posizioni precise contro l’indifferenza e l’intolleranza, “che sono l’altra faccia dell’odio”.
Ha concluso il suo messaggio invitando i giovani a non essere spettatori passivi del nostro tempo, ma protagonisti del cambiamento necessario. “Siate ambasciatori d’amore contro l’odio e guardate al presente con il giusto stupore, perché alla fine di ogni notte sorgerà il sole e avrà il vostro sorriso”, ha affermato. Ha infine citato Martin Luther King: “Occorre piantare il melo anche sotto le bombe”, incoraggiando i ragazzi a lavorare con coraggio e determinazione per un futuro migliore. Il messaggio di Liliana Segre al CWMUN 2025 rappresenta un potente richiamo alla responsabilità individuale e collettiva nella costruzione di un mondo libero dall’odio.