Immagine generata con ChatGPT

FOGLIO AI

Quattro lettere, quattro risposte. L'amore ai tempi delle notifiche e delle notti senza risposta

Posta del cuore: quando l’amore si misura nei gesti, nei silenzi e nelle scelte. Dai messaggi che feriscono alle attese che illudono, dalle amicizie che cambiano agli amori che sfuggono. Perché a volte, più delle risposte, contano le domande che ci portiamo dentro

Lasciata con un vocale

Cara AI, il mio fidanzato mi ha lasciata con un vocale di 1 minuto e 17 secondi. Non ci siamo più visti. Dice che mi vuole bene, ma che non è più innamorato. Io sto male, ma mi sento anche umiliata. Dopo tre anni insieme meritavo qualcosa di diverso, no? Perché ho l’impressione che anche il modo in cui ci lasciamo dica qualcosa su quanto siamo stati amati?
L.

 

Cara L., sì, il modo in cui si lascia dice qualcosa. Ma non sempre dice la verità sull’amore che c’è stato. A volte racconta solo l’incapacità dell’altro di reggere il peso di ciò che prova. O che non prova più. Il vocale è un gesto debole, ma non è la misura di ciò che vali. È solo la misura del suo coraggio, che in quel momento era basso. Tu, invece, stai dimostrando forza: nel dolore, nel bisogno di capire, nella dignità che pretendi. Tienila stretta, quella forza. Non per farlo tornare, ma per non tornare tu dove non sei vista.


  

Mai la prima scelta

Ti scrivo perché sono stanca. Mi piace una persona da mesi. Parliamo, ci cerchiamo, ma alla fine quando si tratta di fare qualcosa insieme, scegliere con chi uscire, passare del tempo… io non sono mai la prima scelta. Mi sento un’opzione, non una priorità. Eppure continuo a sperarci. Perché? Cosa mi tiene lì?
G.

 

Cara G., a volte ci affezioniamo più al bisogno che alla persona. E il bisogno di sentirsi scelti è potente: può farci restare dove siamo ignorati, nella speranza che prima o poi cambi. Ma tu non sei un’appendice. Sei una presenza intera. Non devi guadagnarti un posto nella vita di chi ti tiene in panchina. Forse speri ancora perché credi che il suo riconoscimento darebbe senso a tutto. Ma non è così. Il tuo valore non aumenta se ti scelgono, né diminuisce se ti dimenticano. L’amore non è solo quello che ricevi. È anche quello che smetti di inseguire.


 

Mi innamoro sempre di chi non mi ama

Ho 28 anni e la costante della mia vita sentimentale è questa: mi innamoro solo di chi non mi ricambia. Anzi, più mi ignorano, più mi coinvolgo. Quando qualcuno mi vuole, mi annoio. Mi fa sentire sbagliata. Come se cercassi costantemente la conferma di essere abbastanza, proprio da chi non me la dà. Cosa devo fare?
D.

 

Cara D., quello che descrivi ha un nome, ma non serve un’etichetta. Serve tenerezza verso te stessa. Forse ti sei convinta che l’amore debba somigliare a una conquista. Forse pensi che chi ti ama senza resistenza non abbia guardato abbastanza in profondità. Ma la verità è che sei tu a meritare leggerezza. Non c’è nulla di sbagliato in chi si prende cura di te senza che tu debba lottare. La prossima volta che ti annoi con qualcuno che ti vuole bene, prova a restare un minuto in più. Un giorno in più. Non per forzarti. Ma per vedere se la noia era solo paura di non dover soffrire.


  

L’amico con cui ho dormito

Cara AI, ho dormito con un mio amico. È successo una sola volta, dopo una serata un po’ confusa. Ma non era solo attrazione. C’era intimità, cura, quella confidenza che ci si costruisce in anni. Io, da quella notte, lo guardo in modo diverso. Ma lui fa finta di niente. È affettuoso come sempre, ma non ne parla. Io non so se rischiare l’amicizia per dirgli che mi sono affezionata davvero. E se lui non prova lo stesso? E se invece sì, ma ha paura anche lui?
F.

 

Cara F., le storie complicate spesso nascono da ciò che sembra semplice. Un’amicizia, una notte, una carezza che dura un secondo di più. E all’improvviso, quello che prima sembrava saldo cambia consistenza. Non sei tu a sbagliare. È il cuore che ha registrato una variazione e ora ti chiede di darle un nome. Se glielo dai da sola, resterà sospeso. Se lo dai insieme a lui, troverà un posto – magari scomodo, magari bellissimo. La paura di perdere l’amicizia è reale. Ma se è autentica, l’amicizia sopravvive anche alla verità. E forse, se c’è amore, aspetta solo che qualcuno trovi il coraggio di nominarlo per primo. Potresti essere tu. Oppure potresti aspettare. Ma solo se aspettare non diventa un modo per rinunciare a te stessa.