Storytelling”, la mostra del pittore cinese Liu Ye alla Fondazione Prada di Milano (fino al 10 gennaio), dà conto dell’intero percorso dell’artista nato a Pechino nel 1964. Fin dal titolo si capisce che la lettura che ne fa il curatore, il tedesco Udo Kittelmann, è tutta incentrata sulla dimensione narrativa di queste tele ad olio di piccolo formato. Ogni opera raffigura un personaggio o un oggetto con semplicità e cura. Una figurazione dall’aria innocente. Senza drammi o tuffi al cuore. I temi sono scelti soprattutto tra le passioni e gli affetti che Liu ha sviluppato nel suo incontro con la cultura occidentale: il Bauhaus, Mondrian, Chet Baker, Catherine Deneuve, Miffy.
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