Tornado (2000-10) è il titolo di una video-installazione che registra i tentativi dell’artista Francis Alÿs di entrare all’interno di un uragano, di trovare, al di là del suo vorticare, l’occhio del ciclone, là dove regna la calma. Una zona indeterminata che non costituisce né un dentro né un fuori. Impossibile risiedere al suo interno, microcosmo minacciato dal caso e dal caos, ovvero dal continuo spostamento del tornado che presto travolgerà qualsiasi cosa si trova sulla sua strada. I filmati sono registrati nell’arco di un decennio a Milpa Alta, una regione rurale e montagnosa nel Messico del sud, con la collaborazione di Julien Devaux. Nella sua eroica follia, Alÿs cerca un rifugio impossibile o mostra l’impossibilità di un rifugio al momento delle elezioni politiche in Messico – un paese dove risiede e che conosce bene –, della pandemia d’influenza suina e dell’alta mortalità per traffico di droga.
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