Per me che vivo e lavoro a casa, la routine quotidiana è scandita da grandi problemi di concentrazione che mi fanno passare da un’attività all’altra vagando nel soggiorno di casa, che ogni giorno si rimpicciolisce. I mesi passano lentamente, questo 2020 sembra eterno, ma non è fatto di quell’eternità che mi piace, che ricerco nell’arte ed a cui ho dedicata la vita, no, è l’eternità della noia e dell’incertezza. Come in una rappresentazione di Beckett, mi ritrovo a volte sull’uscio di casa sperando che si presenti un volto amico.
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