Annoiati dal Natale? Ecco le mostre d'arte contemporanea da non perdere
- A.B.O. THEATRON. L'Arte o la Vita
- Domenico Gnoli
- Charlotte Posenenske. FROM B TO E AND MORE
- Bruce Nauman: Contrapposto Studies
- Jason Dodge. Cut a Door in the Wolf
- Oscar Murillo. Spirits and Gestures
- Mike Nelson. The House of the Farmer
- Chiara Fumai. Poems I will never release 2007–2017
- Maurizio Cattelan - Breath Ghosts Blind
Da Roma a Bolzano, da Parma a Venezia, tutte le migliori esposizioni in giro per l'Italia. Contro il tedio delle feste
A.B.O. THEATRON. L'Arte o la Vita
Castello di Rivoli, Rivoli (Torino)
Date 25.06.2021 – 30.01.2022
Achille Bonito Oliva (Caggiano, 1939), uno dei più importanti storici dell’arte, critici e curatori contemporanei, è il protagonista del secondo capitolo, dopo la mostra dedicata ad Harald Szeemann nel 2019, del grande progetto del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e del CRRI dedicato ai più autorevoli curatori d’arte contemporanea.
La mostra raccoglie opere d’arte, documentazione di allestimenti, materiale dall’archivio personale del curatore, donato in questa occasione al CRRI, e una grande selezione di materiali televisivi provenienti dalle Rai Teche.
Suddiviso in diverse sezioni, il progetto espositivo traccia diversi aspetti della vita e carriera di Bonito Oliva tra cui: la sua formazione nel contesto della poesia visiva e delle “Neo-avanguardie” letterarie sul finire del Sessanta; l’attività di scrittura saggistica e critica; la sua partecipazione attiva nello spazio pubblico; la curatela di mostre quali more mio, 1970; Vitalità del negativo, 1970; Contemporanea, 1973-74; per la Transavanguardia Opere Fatte ad Arte, 1979; Le Stanze, 1979; Aperto ’80, 1980 e Avanguardia Transavanguardia, 1982; Punti Cardinali dell’Arte – XLV Biennale di Venezia, Biennale di Venezia, 1993.
Domenico Gnoli
Fondazione Prada, Milano
Date 28.10.2021 – 27.02.2022
A più di cinquant’anni dalla sua scomparsa, riunendo più di 100 opere e disegni realizzati da Domenico Gnoli (1933-1970) dal 1949 al 1969, la mostra si propone come una retrospettiva dell’artista, figura outsider del sistema come i precedenti Edward Kienholz, Leon Golub e William Copley.
Il progetto concepito da Germano Celant (1940-2020), è stato sviluppato in collaborazione con gli archivi dell’artista a Roma e Maiorca, e mostra una sezione cronologica e documentaria con materiali storici, fotografie e testimonianze.
Enigmatica, la mostra presenta oggetti, i cui dettagli appaiono ricchi di significato. e testimoniano la convinzione dell’artista nel perseguire la propria ricerca in una radicale rilettura della rappresentazione classica.
L’allestimento, realizzato dallo studio 2×4 di New York, recupera le caratteristiche di ambienti museali novecenteschi.
Charlotte Posenenske. FROM B TO E AND MORE
Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano
Date 11.09.2021 - 28.05.2022
La prima retrospettiva italiana dell’artista Charlotte Posenenske (1930-1985) presenta il lavoro di una delle figure centrali del movimento minimal tedesco.
Ripercorrendo l’evoluzione della sua pratica, concentrandosi su una serie di opere che ne mettono in luce la portata radicale. Insistendo sui concetti di ripetizione e di fabbricazione industriale, Posenenske ha sviluppato una ricerca minimalista che affrontava le preoccupazioni socioeconomiche e politiche del ’68, anno in cui decise di abbandonare l’arte per darsi alla sociologia.
Bruce Nauman: Contrapposto Studies
Punta della Dogana, Venezia
Date 23.05.2021 - 27.11.2022
La mostra dedicata all’artista americano Bruce Nauman (1941, Indiana, USA) rende omaggio a una delle personalità più significative del panorama artistico contemporaneo internazionale.
Tre sono i nuclei centrali della mostra, nonché i capisaldi della ricerca di Nauman: lo studio d’artista come spazio di lavoro e creazione, l’uso performativo del corpo e la sperimentazione sonora.
Affianca i lavori storici, una nuova produzione inedita che prende forma proprio a partire dalle opere più fondamentali della sua carriera che si evolvono alla stregua delle nuove tecnologie.
Il progetto espositivo traccia tappe legate anche ai temi del suono, della performance e dello spazio, costruendo un’esperienza immersiva per il visitatore.
Jason Dodge. Cut a Door in the Wolf
MACRO, Roma
Date 11.11.2021 – 23.01.2022
Concepita come un’unica grande opera site-specific, la mostra di Jason Dodge (1969) enfatizza lo sguardo dell’artista rivolto alle cose di cui gli esseri umani si spogliano, giorno dopo giorno.
I paesaggi dalle dimensioni microscopiche si dispiegano nello spazio della sala.
Oggetti familiari, scarti risultati dalle nostre abitudini individuali e collettive, collocano lo spettatore al centro dell’azione interpretativa delle tracce collezionate da Dodge.
La mostra include la partecipazione di CAConrad e della coreografa e performer Alix Eynaudi, al fine di immaginare il contesto espositivo come un corpo in trasformazione.
Oscar Murillo. Spirits and Gestures
Fondazione Memmo, Roma
Date 10.11.2021 – 20.03.2022
La prima mostra personale in Italia di Oscar Murillo (1985, Valle del Cauca, Colombia) presenta una serie di dipinti inediti, parte della serie surge, in cui l’artista si concentra nella sperimentazione della densità del colore. Dominati da segni incisivi e da tocchi più leggeri mostrano una sovrapposizione di tele lavorate con tecniche diverse e cucite insieme. L’uso di oggetti di culto quali inginocchiatoi e panche da chiesa, coperti da graffiti e affiancati da sculture in gesso, enfatizzano un senso di instabilità latente, in bilico tra sensazioni di compressione e dilatazione del tempo. La mostra esercita un’inquietudine che pervade il visitatore e lo invita a riflettere sulla condizione umana e drammi contemporanei come il cambiamento climatico e i disastri ambientali.
Info e biglietti
Mike Nelson. The House of the Farmer
Palazzo dell’agricoltore, Parma
Date 24.09.2021 - 12.06.2022
L’installazione dell’artista britannico Mike Nelson (1967, Loughborough, Regno Unito), presentata negli spazi del Palazzo dell’Agricoltore, è un lavoro poetico e fortemente viscerale. Invadendo i cinque piani dell’edificio e dialogando con la sua storia, le opere riflettono sul ruolo politico, economico e sociale del palazzo sede della corporazione che costituiva l’organo di direzione delle attività agricole sotto il governo del regime fascista. Un paesaggio selvaggio costituito da materiali che rendono difficile la pratica dell’agricoltura quali rocce, tronchi d'albero, rami e radici osserva e può essere osservatodalle finestre della struttura. Come lasciti o tracce visive, costruiscono un percorso mentale e materiale nella memoria.
Chiara Fumai. Poems I will never release 2007–2017
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Date 08.05.2021–09.01.2022
Un progetto prodotto da Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e Centre d’Art Contemporain Genève
In collaborazione con La Casa Encendida – Madrid, La Loge – Bruxelles e The Church of Chiara Fumai
A tre anni dalla sua scomparsa, la retrospettiva Poems I Will Never Release raccoglie un corpus completo di opere e una selezione di materiali che cercano di lasciare un lascito delle performance che Chiara Fumai (1978-2017) non ha mai voluto documentare. Parte di un più ampio progetto, iniziato nel 2020 al Centre d’Art Contemporain Genève, la mostra viaggerà per i prossimi due anni a La Loge di Brussels e alla Casa Encendida di Madrid approfondendo una personalità che ha sviluppato in modo marcato i linguaggi della performance e dell'estetica femminista del XXI secolo.
Maurizio Cattelan - Breath Ghosts Blind
Pirelli Hangar Bicocca, Milano
Date 15.07.2021 - 20.02.2022
Maurizio Cattelan (Padova, 1960), attraverso la sua pratica, ha messo in scena azioni e posizioni considerate spesso provocatorie. Sottolineando i paradossi della società e utilizzando immagini iconiche e forse inconsce, riflette su scenari politici e culturali con profondità e giusto cinismo. Per la sua mostra personale l’artista ha concepito un progetto che offre una visione sia della nostra storia collettiva sia della sua più intima e personale.
Una rappresentazione simbolica del ciclo della vita raggruppa una sequenza di gesti distinti che affrontano temi e concetti esistenziali come la fragilità dell’essere umano, la memoria e il senso di perdita individuale e comunitario. L’inedito progetto site-specific è una chiara posizione e messa in discussione dell’attuale sistema di valori, marcato sicuramente dell’emergenza pandemia ancora in corso.