Un Foglio internazionale
Estremismo e vandalismo di Antifa e Black Lives Matter sono un regalo a Trump
I bianchi moderati voteranno per i Democratici e Biden soltanto se dimostreranno di poter garantire l’ordine, scrive il Daily Telegraph
Questo articolo è stato pubblicato su Un Foglio internazionale, l'inserto a cura di Giulio Meotti con le segnalazioni dalla stampa estera in edicola ogni lunedì
“Non c’è nulla di più comprovato nella storia come la legge delle conseguenze inattese, per cui le persone che sperano di ottenere una cosa finiscono per dare vita a una sequenza di eventi che porta esattamente al risultato opposto”, scrive lo storico Andrew Roberts sul Daily Telegraph: “A volte questi esiti sono imprevedibili ma in questo caso è del tutto scontato che le rivolte anarchiche delle ultime settimane animate dagli avversari di Donald Trump potrebbero portare alla rielezione dell’uomo che odiano più di ogni altro. Il modo in cui gli estremisti dell’Antifa e i radicali di Black Lives Matter hanno sabotato le proteste contro la morte mostruosa di George Floyd, con alcuni deputati democratici che hanno addirittura difeso gli atti di vandalismo e teppismo come una giusta ‘riparazione’ per la schiavitù e una risposta accettabile alle tattiche della polizia, hanno già contribuito alla risalita di Donald Trump nei sondaggi. La timida risposta di Joe Biden, che non ha nemmeno menzionato le proteste nel suo discorso di accettazione e successivamente ha condannato la violenza in modo vago, non è stata di grande aiuto. Dopo la sconfitta alle elezioni suppletive del 1931, Winston Churchill parlò del ‘principio del boomerang, un’arma nata grazie all’inventiva degli aborigeni australiani e che pare sia sempre più importante negli affari umani’.
L’esempio classico in Europa sono le rivoluzioni liberali del 1848, che hanno avuto inizio in Francia e si sono diffuse in tutto il continente rovesciando un governo e un trono dopo l’altro. Tuttavia, tale era l’ansia e la paura che si era diffusa tra la classe media dell’epoca – persone simili ai commercianti di oggi a Kenosha, Wisconsin – che entro il 1849 tutti i regimi erano tornati al potere, più reazionari di quanto non lo fossero prima delle rivoluzioni. Trump spera di vincere come Richard Nixon nel 1968, puntando tutto sulla legge e l’ordine, nonostante lui stesso abbia impiegato una retorica divisiva. Se la sinistra liberal americana continuerà a descrivere le rivolte notturne – che di recente sono diventate mortali – come ‘degli eventi pacifici che si sono trasformati violenti’ affronterà la rabbia degli elettori (soprattutto le donne, secondo alcuni sondaggi) che disprezzano Trump personalmente ma sono disposte a sostenerlo se lui offrirà loro la sicurezza. La creazione degli Stati Uniti è un esempio perfetto della legge delle conseguenze inattese dato che il re Luigi XVI sostenne l’insurrezione antimonarchica dichiarando guerra alla Gran Bretagna nel 1778 nella speranza di umiliare il nemico storico della Francia. Il costo enorme della guerra e la diffusione del messaggio repubblicano hanno significato che dopo un decennio i francesi erano pronti a spodestarlo e decapitarlo. La legge è altrettanto forte nella politica estera. David Cameron ha avuto ragione a fare votare i britannici in un referendum sulla Brexit nel 2016, nonostante il suo obiettivo fosse quello di neutralizzare la forza dell’Ukip nelle elezioni del 2015 e confidasse in una vittoria del Remain. E’ vero che Cameron ha vinto quell’elezione ma secondo la legge delle conseguenze inattese ha ottenuto un esito opposto rispetto alle sue speranze, dato che la Gran Bretagna è uscita dall’Ue. Allo stesso modo, la devolution scozzese – che era stata adottata nel 1999 per indebolire le spinte indipendentiste – sembra averle invece rafforzate. La creazione della Corte Suprema a opera del New Labour, che avrebbe dovuto aumentare l’indipendenza dei giudici rimuovendoli dal Parlamento, ha fatto esattamente il contrario, come si è visto nella sentenza esplicitamente politica sulla proroga del Parlamento l’anno scorso. Allo stesso modo, quando alcuni assassini hanno tentato di uccidere Napoleone nel 1800 per riportare i barboni al trono in Francia, lui si è semplicemente impossessato del trono per fare regnare i Bonaparte. ‘Volevamo dare un re alla Francia e invece gli abbiamo dato un imperatore’, disse il capo della congiura, Cadoudal, prima di essere decapitato. Quando Napoleone creò la Confederazione del Reno nel 1806, cercò di dare vita a un sentimento nazionalista tedesco che sperava potesse essergli utile nei suoi conflitti contro la Russia nel 1807 e 1812. Tuttavia, ha finito per rafforzare un concetto che, esattamente cinquant’anni dopo la sua morte, avrebbe distrutto l’impero francese di suo nipote, Napoleone III.
Una volta che quel nazionalismo si è trasformato in nazionalsocialismo, la legge delle conseguenze inattese ha portato alla Seconda guerra mondiale. Stalin firmò il patto Molotov-Ribbentrop nell’agosto 1939 credendo che avrebbe causato una guerra tra la Germania e gli alleati risparmiando l’Unione sovietica. Non aveva previsto che la conseguenza degli attacchi nazisti nel 1940 sarebbe stata l’invasione dell’Urss l’anno successivo. L’ultimo dittatore comunista, Mikhail Gorbaciov, all’inizio sperava di salvare il comunismo russo riformandolo. Ma rompendo il monopolio del partito ha scatenato delle forze che hanno significato la fine del sistema che stava cercando di rafforzare. Vaino Valyas, il leader estone, disse questo di Gorbaciov: “Voleva un’Unione sovietica più efficiente ma si è ritrovato senza alcuna Unione sovietica”. Oggi il rifiuto del Partito comunista cinese di ammettere le proprie responsabilità per il Covid ha creato esattamente quell’alleanza internazionale tra rivali che il partito aveva cercato di evitare. ‘Come fanno i democratici a chiedere di guidare il nostro paese dopo avere trascorso così tanto tempo a distruggerlo?’, ha domandato Trump nella sua conferenza stampa. L’accademico di Princeton Omar Wasow ha senz’altro ragione a osservare che ‘alcuni moderati bianchi fanno parte della coalizione democratica a condizione che ci sia ordine, ma quando percepiscono che ci sia troppo disordine votano per il partito che offre più sicurezza, ovvero il Partito Repubblicano’. Come se gli incendi tragici che hanno avvolto la Carolina del nord non fossero abbastanza, gli Antifa e BLM hanno appiccato nuovi roghi in altre città americane. Ma secondo la legge delle conseguenze inattese, potrebbero avere gettato in fiamme anche le loro speranze di sconfiggere Trump’’.
(Traduzione di Gregorio Sorgi)