Finalmente una buona notizia. Anzi no, una grande notizia, una notizia di portata storica. La cerimonia di martedì sul prato della Casa Bianca, dove Israele ha firmato accordi con Emirati Arabi Uniti e Bahrein, è la realizzazione di un sogno degli israeliani vecchio di decenni: essere accettati. Forse non accettati globalmente, ma accettati da parte di alcuni attori regionali estremamente significativi. Il fatto che questa novità abbia luogo mentre le ombre del coronavirus incombono sul paese la rende ancora più gradita. Con il paese sull’orlo del lockdown proprio alla vigilia di Rosh Hashanà (il capodanno ebraico), la cerimonia di Washington ha dato a tutti noi un motivo per cui rallegrarsi, almeno brevemente. Ed è certamente il caso di rallegrarsi per gli accordi con Emirati Arabi Uniti e Bahrain. Anche coloro che non amano il primo ministro Benjamin Netanyahu né il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbero plaudire a questi accordi, perché costituiscono una grande svolta in medio oriente.
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