Un Foglio internazionale
È passato l'anno più buio. Si torna a respirare un po' di ottimismo
Per Andrew Sullivan, fra vaccini e fine dei lockdown, si può sperare. Anche la polarizzazione razziale e sessuale sembra diminuita. Scrive il Weekly Dish (4/7)
"Per la sua stessa natura, una newsletter come questa tende a concentrarsi sui problemi da risolvere piuttosto che sui problemi già risolti”. Così inizia il post di Andrew Sullivan sulla sua newsletter The Weekly Dish in occasione del giorno dell’Indipendenza americana il 4 luglio. Per l’occasione “pensavo fosse una buona idea mettere da parte il mio ‘panico morale’ sulle minacce alla società liberale, e invece mettere in luce i fatti e le storie che indicano che un futuro più luminoso è alle porte”. Sullivan parte dalla pandemia. “Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Israele, sostiene, l’abbiamo essenzialmente battuta grazie ai vaccini mRna appena inventati, che si sono dimostrati meravigliosamente efficaci. Ci sono voluti solamente pochi mesi per creare questi vaccini (…) Solo alcuni mesi. Immaginate se fossimo riusciti a fare lo stesso con l’Hiv all’inizio degli anni Ottanta (per cui ancora non abbiamo un vaccino). Abbiamo combattuto follemente sui lockdown e le restrizioni – ma mi pare che, guardando indietro, possiamo congratularci con noi stessi. Nella storia umana nessuna pandemia è stata combattuta con un simile cambiamento comportamentale e delle scoperte scientifiche così prodigiose. E se l’America e il Regno Unito riescono a trovare un modo per fare arrivare questi vaccini al gran numero di persone ancora vulnerabili in giro per il mondo, questa potrebbe essere la più grande operazione immagine dell’occidente da molto tempo a questa parte”.
Per Sullivan le buone notizie non finiscono qui. Le manifestazioni antirazziste della scorsa estate – che sono arrivate a chiedere l’abolizione della polizia – si sono affievolite. Nel frattempo, anche la polarizzazione razziale e sessuale sembra essere diminuita. Nelle elezioni del 2020 Trump è andato meglio del previsto con le minoranze nere e ispaniche, mentre Biden ha vinto anche grazie a un aumento dei voti dei bianchi che vivono in periferia. Le cose vanno meglio anche per quanto riguarda la polarizzazione di genere. Secondo un sondaggio di Pew, uomini e donne si sono divisi quasi equamente tra Trump e Biden, a differenza del 2016.
Ci sono anche dei fenomeni strutturali ugualmente incoraggianti. Il numero di bambini cresciuti con entrambi i genitori è in forte aumento. Questo è la misura più affidabile delle possibilità di avere successo in America, e le cifre sono storicamente basse per le famiglie nere. Secondo Sullivan, sono arrivate delle buone notizie anche dall’estero. Il ritiro americano dall’Afghanistan. Il tramonto del regno di Netanyahu in Israele. Il giornalista spiega che restano molti problemi seri – come l’aumento degli omicidi, l’odio antisemita e antiasiatico, la politicizzazione delle procedure elettorali – però la situazione è decisamente migliore rispetto a qualche mese fa. “Staccatevi dal web. Passate il weekend con le persone che amate (…) e celebrate questo paese brillante e follemente contraddittorio. Vi farà impazzire di volta in volta, ma dovete avere fiducia”, conclude Sullivan.
(Traduzione di Gregorio Sorgi)
Il Foglio internazionale