Un Foglio internazionale
“La cristianità sta svanendo in Europa. La nuova religione è pagana”
La filosofa Chantal Delsol spiega che una società non si secolarizza mai. Una religione muore e ne nasce un’altra
È stata varcata una soglia simbolica: ormai più di metà della popolazione si dichiara atea”, scrive la filosofa Chantal Delsol. “È tutto il vecchio continente e l’occidente che vede la cancellazione della religione dei suoi padri. Il movimento, che ora sta esplodendo sotto i nostri occhi, è iniziato molto tempo fa, senza dubbio con i filosofi del Settecento e anche prima. Il giudeo-cristianesimo porta con sé il dubbio, perché porta con sé l’idea di verità. Così avanza nella storia abitata dal suo stesso interrogarsi. Tuttavia, dobbiamo distinguere tra cristianesimo e cristianità. Il cristianesimo non sembra affatto essere sull’orlo dell’estinzione. Si sta diffondendo in vaste aree dell’America Latina e dell’Asia. È in occidente che svanisce. Ma la cristianità si traduce come qualcos’altro: il cristianesimo come civiltà, come potere sui costumi e sulle leggi dei paesi.
Possiamo dire che il cristianesimo in quanto tale è scomparso dai nostri territori dagli anni Sessanta o dalle leggi sull’aborto. Da allora, non sono più i dogmi religiosi a determinare ciò che la morale proibisce o consente, sono i comitati etici composti da una moltitudine di correnti diverse. La cristianità è durata sedici secoli, dalla fine del IV secolo. È oggi che va in frantumi. Di qui l’angoscia, e il panico, di alcuni cristiani di oggi. Avendo perso il potere sulla società, pensano di aver perso del tutto, come se la loro stessa esistenza fosse legata alla loro egemonia. Stanno per diventare, o sono già diventati, una minoranza e non sanno cosa sia. Dovrebbero andare a prendere lezioni dagli ebrei o dai protestanti. Non sono sicuro che i nostri chierici abbiano capito questo nuovo status di minoranza, che richiede un atteggiamento di verità. I casi di pedofilia, dove vediamo che il peccato cerca di nascondersi più che di combattere se stesso, hanno inferto un colpo terribile a un’istituzione già molto malata, e che continua la sua caduta nei paesi più cattolici del vecchio continente: Spagna, Irlanda, Polonia.
Tuttavia, non si deve immaginare che il vecchio occidente diventerà ‘ateo’, come ci dicono gli studi. A dire il vero, ‘ateo’ non esiste, tranne forse tra pochi intellettuali di lingua tedesca, non sempre onesti con se stessi. L’uomo è un animale religioso, perché si confronta sempre e ovunque con il male, la sofferenza e la morte, e non può vivere senza cercare di dar loro un senso. Quando André Malraux dice che ‘il XXI secolo sarà religioso o non sarà’, sta enunciando un truismo: tutti i secoli sono religiosi! I paesi occidentali non sono diventati ‘atei’: hanno adottato altre credenze, altre religioni o spiritualità, altre morali. Non sto parlando dell’islam. La religione dell’occidente viene gradualmente sostituita dal suo surrogato, dai suoi sostituti, dai suoi echi. Una religione non muore mai. I suoi resti sono recuperati da quel che segue. I primi cristiani si stabilirono in templi pagani, di cui trasformarono i significati. Non ci fu tabula rasa. Tutta la cultura è un palinsesto. Così è la modernità con il cristianesimo. La fede nella trascendenza crolla, ma l’edificio non scompare, ma viene riciclato diversamente.
Uno storico americano, Joseph Bottum, ha descritto il riciclaggio della trascendenza nell’immanenza nel corso del XX secolo e come i cieli si siano virtualmente schiantati sulla terra. La preoccupazione per la salvezza si è trasformata in preoccupazione per la salvezza sociale. La religione tradizionale dell’occidente trascendente e monoteista non è stata semplicemente cancellata e sostituita dal nulla. È stata lentamente soppiantata da politeismi immanenti. Oppure da molteplici spiritualità, a volte ereditate dalle nostre tradizioni (stoicismo, epicureismo), a volte ricevute da altre culture (buddismo). L’uomo è un essere spirituale e religioso. Ecco perché oggi in occidente abbiamo discendenti degli epicurei, seguaci di Buddha, persone che baciano alberi e adoratori delle balene, per esempio. L’ecologia prende il posto di una nuova religione e in questo caso è il panteismo. Ha i suoi riti, il suo catechismo obbligatorio, le sue proibizioni, i suoi profeti, i suoi sacerdoti, i suoi anatemi e le sue scomuniche.
Ciò che i popoli occidentali hanno già iniziato a perdere sono i fondamenti del giudeo-cristianesimo, i presupposti culturali su cui si basava l’edificio. Il primo è la fede nell’esistenza della verità, che ci viene dai greci. Poi è l’idea del tempo lineare, che storicamente ci ha dato l’idea del progresso, così si torna al tempo ciclico con l’annuncio di catastrofi apocalittiche. Infine, è la fede nella dignità sostanziale dell’essere umano che viene cancellata per far posto a una dignità conferita dall’esterno, sociale e non sostanziale, come avveniva prima del cristianesimo. Dobbiamo convivere con questi nuovi presupposti”.
(Traduzione di Giulio Meotti)
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