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L'America è vulnerabile, ma in pochi se ne sono accorti
Cosa succede se la Cina invade Taiwan nel 2024? Gli Stati Uniti non sono pronti, dice l’ex militare Mike Gallagher al Wall Street Journal
"La Russia ha invaso L'Ucraina e minaccia la guerra nucleare, la Cina ha messo gli occhi su Taiwan, l’Iran svolge abitualmente degli esercizi militari con Cina e Russia, e la Corea del Nord ha lanciato un missile che ha sorvolato il Giappone. Se questo non bastasse, Mike Gallagher ha notizie anche peggiori: gli Stati Uniti sono sempre più vulnerabili a perdere la guerra, standosene ai margini o perdendo in battaglia". Così inizia la conversazione tra Kate Bachelder del Wall Street Journal e Gallagher, ex militare e membro del Congresso che corre per il terzo mandato. Questo è il suo messaggio: l’America è vulnerabile - si trova in una “finestra di massimo pericolo” - ma in pochi se ne sono accorti. Gli americani “credono di essere una forza per il bene nel mondo, ma non intendono pagarne il prezzo”, afferma Gallagher.
Per evitare il conflitto l’America deve convincere la Cina che è disposta ad andare in guerra su Taiwan, ma non lo sta facendo. Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno avuto un atteggiamento ambiguo in politica estera - a causa delle “linee rosse” di Obama sulla Siria, su cui non ha mai agito, e dell’impulso di Donald Trump di ritirare l’America dal resto del mondo - che ha rafforzato i rivali dell’occidente. Anche l’amministrazione Biden sta sbagliando, secondo Gallagher, a puntare sulla “deterrenza integrata”, che essenzialmente significa dissuadere i nemici dell’America dall’aggressione. L’esponente repubblicano sostiene che Washington deve avviare una grande campagna comunicativa per spiegare perché è necessario potenziare la marina.
Gallagher ragiona sul futuro dei rapporti con la Cina. “Se una crisi dovesse scoppiare prima del previsto a Taiwan o altrove, gli Stati Uniti dovrebbero combattere con le armi a disposizione che, per la gran parte, provengono dall’aumento nella spesa della difesa di Ronald Reagan negli anni Ottanta”. L’America ha bisogno di una strategia preventiva per difendere Taiwan entro la fine del decennio o addirittura prevenire un’invasione in primo luogo. Una delle lezioni dell’Ucraina è che “bisogna armarsi prima che fallisca la deterrenza. Perché quando fallisce, è troppo tardi”. Gallagher parla di uno scenario plausibile: Taiwan elegge un presidente più filo indipendentista nel maggio 2024, e la Cina decide di intervenire mentre gli americani iniziano a “spaccarsi” in un’altra sporca campagna presidenziale. Stando ai “secchioni della marina che studiano la regione”, le condizioni per un attacco anfibio saranno favorevoli a ottobre. Questo è il monito finale di Gallagher: “Potremmo essere destinati alla madre di tutte le sorprese di ottobre nel 2024. Quindi con tante scuse ai Rolling Stones, possiamo dire che il tempo non è dalla nostra parte”.
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