Un Foglio internazionale
Solo i genitori hanno diritto a decidere dell'educazione sessuale dei figli
Contro la follia progressista che in California porta lo stato a fare causa alle scuole che si oppongono al gender. L'articolo del Wall Street Journal
Ogni lunedì, nel Foglio c'è Un Foglio Internazionale, segnalazioni dalla stampa estera con punti di vista che nessun altro vi farà leggere. Un inserto a cura di Giulio Meotti
"Ricordate la frase di Hillary Clinton secondo cui ci vuole un villaggio per crescere un bambino? Adesso la sinistra sta cercando di cacciare i genitori dal villaggio”. Si apre così un articolo da capogiro del Wall Street Journal scritto da Allysia Finley. Si parla dei genitori appartenenti alle minoranze etniche di Chino, in California, una comunità della classe operaia a est di Los Angeles. La scorsa settimana, il procuratore della California, Rob Bonta, ha citato in giudizio il Chino Valley Unified School Board of Education per la sua nuova politica, adottata con un voto 4-1, che impone alle scuole di informare i genitori se i figli richiedono di utilizzare un nome diverso da quello sul certificato di nascita o identificarsi con il sesso opposto. Il procuratore generale sostiene, tra le altre cose, che la politica della Chino Valley viola il presunto diritto degli studenti alla “privacy delle informazioni” previsto dalla Costituzione. Secondo questa nuova teoria legale, gli insegnanti non sarebbero in grado di avvisare i genitori di comportamenti scorretti o di bullismo. Anche le pagelle sarebbero incostituzionali. A dieci-dodici-quattordici anni.
“I liberal sostengono che la politica della Chino Valley sia stata guidata da bigotti di destra, ma il distretto non è un bastione conservatore” scrive il Journal.
“I repubblicani rappresentano solo un terzo degli elettori e solo il 12 per cento degli studenti sono bianchi. La politica è stata stimolata da genitori di ogni colore e orientamento politico che si lamentavano del fatto che i dipendenti scolastici incoraggiassero i loro figli ad adottare identità di sesso opposto. ‘Sono un padre single di tre figli e un musulmano africano-ispanico di prima generazione, a tutti gli effetti sono l’emblema liberal”, ha scritto Cecil Howell in una lettera al giornale locale. ‘Il diritto dei genitori al pieno accesso a ogni aspetto delle informazioni sanitarie dei propri figli è stato un presupposto scontato in questo paese per oltre 200 anni’”. Eppure, lo stato dice che deve intervenire per proteggere i bambini da genitori intolleranti e violenti. “In breve, lo stato della California considera i genitori che non aderiscono all’ideologia della sinistra un pericolo mortale per i loro figli” scrive il Journal.
“Tale disprezzo per i genitori non è una novità nella sinistra politica” scrive il Journal. “Karl Marx invocò l’abolizione della famiglia e durante la Guerra fredda alcuni simpatizzanti comunisti esaltarono gli asili nido statali dell’Unione Sovietica. Alcuni a sinistra lo fanno ancora”. Lo scopo degli asili nido sovietici non era quello di “liberare” le donne, ricorda il Journal, ma di indottrinare i bambini. A sei mesi venivano svezzati e spediti nelle materne sovietiche. “Se non pensate che questo sia l’obiettivo ideologico di fondo dei Democratici nel promuovere la scuola materna e l’assistenza all’infanzia universali, ripensateci” commenta il quotidiano americano.
Una conseguenza: le famiglie stanno lasciando il villaggio. Uno studio di Stanford ha rilevato che le iscrizioni alle scuole pubbliche in California sono diminuite di 271.000 unità tra gli anni scolastici 2019-20 e 2021-22. Concude il Journal: “La ragione di fondo è che i genitori vogliono avere voce in capitolo nell’educazione dei propri figli e sono stanchi che la sinistra dica loro di stare zitti”.