un foglio internazionale
“Niente illusioni, la Russia sta conducendo una guerra anche contro l'occidente”
Victor Pinchuk sul Figaro scrive dell’idea di inviare truppe occidentali in Ucraina per rimanere fedele al memorandum di Budapest
Il 26 febbraio, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato che non poteva più essere escluso l’intervento delle truppe occidentali in Ucraina” scrive Victor Pinchuk, fondatore del think tank Yalta European Strategy. “Questa dichiarazione, tanto audace quanto lucida, fa eco a quella di un altro presidente della Repubblica francese, François Mitterrand. Esattamente trent’anni fa, il vecchio presidente francese disse queste parole al giovane presidente ucraino appena eletto, Leonid Kuchma: “Ti tradiranno, giovanotto”. Era il momento in cui la Francia stava per firmare il memorandum di Budapest – un memorandum attraverso cui Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Russia e Cina garantivano all’Ucraina impegni di sicurezza in cambio dell’abbandono dell’arsenale nucleare ereditato dall’Unione Sovietica. Anche in quel caso si trattava di una dichiarazione audace e lucida, oltre a essere visionaria. Quegli impegni – chiamati “security assurances” nella versione originale inglese e “garanties de sécurité” nella traduzione francese del documento – non hanno fornito le stesse garanzie di sicurezza incluse nell’articolo 5 della Nato. Non hanno protetto l’Ucraina da un attacco russo nel 2014, né da un’invasione su larga scala con intenzioni genocide nel 2022. La Russia non ha mantenuto la parola data, e lo ha fatto nel modo più terribile.
Gli altri firmatari hanno lasciato che ciò accadesse per molto tempo. Dal 1994, gli ucraini contavano su un sostegno molto più forte contro potenziali minacce – e tale sostegno sarebbe probabilmente servito a prevenire le invasioni russe del 2014 e del 2022. Più recentemente, migliaia di vite umane avrebbero potuto essere salvate se i firmatari occidentali del memorandum di Budapest avessero fornito un sostegno più forte e più rapido dal 24 febbraio 2022.
Questi rimpianti non ci impediscono di apprezzare pienamente il sostegno fornito dal Regno Unito e dagli Stati Uniti, ma anche dalla Francia, e di affermare che questo sostegno ha permesso agli eroici soldati ucraini di fermare l’aggressore e persino di liberare una parte dei territori occupati. I firmatari del memorandum di Budapest non hanno onorato immediatamente i loro impegni di sicurezza, ma le loro azioni successive dimostrano che non hanno tradito l’Ucraina. Per il momento. Perché oggi gli aiuti americani sono bloccati dal Congresso. E i paesi dell’Unione Europea stanno aiutando con meno intensità e spesso meno velocità di quanto si erano impegnati a fare. L’aggressore russo ha visto in questo un’opportunità per riprendere la sua avanzata.
Se gli amici occidentali dell’Ucraina non agiscono ora, in modo unito e deciso, la Russia potrebbe fare progressi ancora più consistenti – il rischio di nuovi omicidi di massa, stupri e deportazioni di bambini non può essere escluso oggi. Non ho dubbi che, a lungo termine, la Russia non raggiungerà mai i suoi obiettivi perché gli ucraini non si arrenderanno mai. Ma sono possibili successi temporanei che costituirebbero una grave minaccia perché la Russia potrebbe credere che un successo chiami l’altro. Non facciamoci illusioni: la Russia sta conducendo una guerra anche contro l’occidente. È perché non si è fatto illusioni che Emmanuel Macron ha dichiarato: “Faremo tutto il necessario affinché la Russia non possa vincere questa guerra”.
L’Europa deve mobilitarsi per compensare le carenze degli Stati Uniti, quelle di oggi e forse quelle di domani. Non si tratta solo di inviare aiuti: il presidente francese ha introdotto l’idea di una condivisione dei rischi. È giustificato: è difficile dire che gli ucraini stanno difendendo l’Europa e allo stesso tempo che dovrebbero essere gli unici a rischiare la vita. Ed è anche ragionevole: la presenza di truppe occidentali in Ucraina sarebbe una fonte di incertezza per l’aggressore russo e, come in passato, alla fine vedremmo le sue minacce crollare da sole. Emmanuel Macron ha fatto questa dichiarazione in un momento cruciale. Un piccolo numero di nazioni europee ha coraggiosamente seguito il suo esempio. Spero ardentemente che altre lo seguano. Un giovane presidente francese potrà così dire al suo giovane omologo ucraino: “Vedi giovanotto, noi non ti abbiamo tradito”.
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