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Due miliardi di antisemiti. Il sondaggio choc dell'Anti-Defamation League

Secondo la rilevazione Gobal 100, “metà della popolazione adulta mondiale ha idee antisemite e mette in dubbio la realtà della Shoah”. Il ruolo dei social media

Un sondaggio globale  ha rivelato che circa la metà degli adulti in tutto il mondo ha convinzioni antisemite e mette in dubbio i fatti dell’Olocausto, riferisce il Wall Street Journal. Il più grande studio mai condotto dall’Anti-Defamation League sugli atteggiamenti antiebraici ha rilevato che il 46 per cento degli adulti in 103 paesi (2,2 miliardi di persone)  mostra opinioni antisemite. Il sondaggio ha coinvolto oltre 58 mila adulti provenienti da regioni che comprendono il 94 per cento della popolazione adulta mondiale. Tra i risultati:  un quinto degli intervistati non ha mai sentito parlare dell’Olocausto, mentre il 21 nega che si sia mai   verificato o  afferma che gli storici lo hanno esagerato. “Il fatto che quasi metà della popolazione mondiale abbia sentimenti antisemiti elevati ci dice che siamo in una vera e propria emergenza globale”, ha affermato il direttore generale dell’ADL Jonathan Greenblatt. “Questo è un virus che si è diffuso, sta accelerando e si sta intensificando”. 
 
Il sondaggio, noto come Global 100, ha indicato che l’antisemitismo nella popolazione adulta mondiale è più che raddoppiato dal 2014, l’anno in cui il sondaggio è stato lanciato. I risultati sono in linea con altri recenti rapporti che mostrano un crescente sentimento antiebraico in seguito all’attacco di Hamas a Israele, il 7 ottobre 2023, e alle successive operazioni di Israele a Gaza e in Libano. I giovani hanno mostrato tendenze particolarmente preoccupanti, con il 50 per cento degli intervistati sotto i 35 anni che ha opinioni antisemite e solo il 39 che riconosce l’accuratezza storica dell’Olocausto. Ciò contrasta con le generazioni più anziane, poiché solo il 37 per cento degli over 50 ha espresso convinzioni antisemite.
 
“I social media sono un superdiffusore di odio che consente agli antisemiti di esportare le proprie opinioni alle masse”, ha affermato Greenblatt. “Un pubblico più giovane che consuma le proprie notizie su TikTok e Instagram ha una visione meno informata del mondo, con informazioni fornite da influencer non basate sulla competenza, ma sull’attrattiva dei loro meme”. Il 50 per cento degli intervistati concordava sul fatto che “agli ebrei non importa cosa succede agli altri tranne che ai loro simili”, mentre il 48 per cento ha approvato l’affermazione “Le persone odiano gli ebrei per il modo in cui si comportano” e il 46 per cento ha concordato sul fatto che “gli ebrei hanno troppo controllo sugli affari mondiali”. Il sondaggio ha rivelato che il 56 per cento credeva che gli ebrei fossero leali solo a Israele piuttosto che ai loro paesi. Tre quarti degli intervistati in medio oriente e Nord Africa concordano con la maggior parte dei tropi antisemiti, mentre  la metà di quelli intervistati in Asia, Europa orientale e Africa subsahariana condivide tali opinioni. Le cifre erano più basse in Europa occidentale (17),  Americhe (24) e in Oceania (20).
 

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