I laser di Hong Kong contro l'intelligenza artificiale e un atterraggio nel traffico

La persecuzione delle minoranze religiose, in particolare quella contro cristiani e musulmani, è cresciuta in tutto il mondo negli ultimi anni e sta emergendo una nuova tendenza in cui attori non statali svolgono un ruolo crescente negli attacchi mirati, spiega Nadine Maenza, vicepresidente della commissione bipartisan degli Stati Uniti sulla libertà religiosa internazionale. Nel suo rapporto annuale sulle violazioni della libertà religiosa, la Commissione segnala alcuni paesi come “particolarmente preoccupanti”. Parlando con The Diplomat al forum internazionale sulla libertà religiosa di Taiwan, Maenza ha spiegato quali sono le principali sfide che la commissione ha dovuto affrontare e anche perché ci sono motivi di speranza per le minoranze religiose. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha inoltre istituito il 22 agosto come Giornata internazionale per commemorare le vittime degli atti di violenza basati sulla religione, nel tentativo di riportare l'attenzione internazionale su questi temi.

Tra lacrimogeni e manganelli, le proteste vanno avanti. Immagini fantascientifiche arrivano da Hong Kong: i manifestanti puntano laser sulla polizia per impedire il riconoscimento facciale da parte del governo cinese. Una cyber war contro l'intelligenza artificiale.

Images de «Science fiction» à Hong Kong: les manifestants pointent des lasers sur la police pour empêcher la reconnaissance faciale du gouvernement chinois https://t.co/qkLdGbxl7n @aletweetsnews pic.twitter.com/zovVac5Y95

— L'important (@Limportant_fr) July 30, 2019

Intanto un nuovo studio del Centro sulla privacy e la tecnologia della Georgetown university suggerisce che anche i buoni algoritmi possono essere utilizzati male, in particolare quando la polizia inizia a diventare creativa con l'uso delle immagini. Ne parla The Verge.

Uno dei principali attori del nostro sistema immunitario, insieme con gli anticorpi, è il sistema del complemento. Un esercito di milioni e miliardi di minuscoli “ordigni”, che lavorano insieme in una danza complessa ed elegante per fermare gli intrusi nel nostro corpo. Si tratta di un sistema incredibilmente complicato ma, come sempre, i video di Kurzgesagt rendono tutto chiaro e divertente.

Solo a guardarli viene male alle gambe. Ciò che sorprende di più dei ciclisti professionisti è immaginare come sia umanamente possibile fare tutta quella strada in bici, in tre settimane e a quella velocità. Ma perché il Tour de France è così brutale? La risposta migliore ve la dà Giovanni Battistuzzi sul Foglio, ma se proprio avete solo 7 minuti anche in questo video di Vox c'è un bello spunto.

[Spoiler: ha a che fare con le salite.]

La fotografia “per me è stata salvezza e verità”, aveva detto Letizia Battaglia a Giuseppe Fantasia sul Foglio. Art tribune ha intervistato la pioniera del fotogiornalismo italiano, in occasione della sedicesima edizione della Festa di Cinema del Reale, ospitata questa volta nel Castello Volante di Corigliano d'Otranto. Un bel dialogo sul reportage, sul suo lavoro e un paio di ottimi consigli ai giovani reporter.

Un aereo ultraleggero è atterrato giovedì su una statale a quattro corsie nello stato americano di Washington. L’atterraggio di emergenza è stato causato da un guasto nel sistema di alimentazione dell’aereo, hanno detto le autorità, e non ha provocato danni. La parte più divertente è la frenata al semaforo e il poliziotto che “bussa” sull'aereo. Secondo il Seattle Times è in corso un’indagine.

“The Irishman”, l’ultimo film di Martin Scorsese costato ormai un fantastiliardo, non sarà neppure alla Mostra di Venezia, scriveva su queste colonne (aggiungendo una sua “modesta proposta”) Mariarosa Mancuso. Intanto però è uscito il teaser della pellicola con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci: una saga epica sul crimine organizzato nell'America del dopoguerra, vista dagli occhi del veterano della Seconda guerra mondiale Frank Sheeran, un imbroglione e sicario che aveva collaborato con le più note personalità del Ventesimo secolo. Coprendo alcuni decenni, il film ripercorre i fatti legati a uno dei misteri irrisolti più famosi della storia americana, la scomparsa del leggendario presidente del sindacato degli autotrasportatori Jimmy Hoffa, offrendo uno spaccato inedito degli angoli nascosti della criminalità organizzata: il suo modo di operare, le rivalità e i collegamenti con la politica.