A Bibbiano si tifa M5s

David Allegranti

    Roma. E' combattuto, il segretario del Pd di Bibbiano, Stefano Marazzi. Il suo partito potrebbe fare un'alleanza di governo proprio con chi ha speculato politicamente sul “partito di Bibbiano”: i Cinque stelle.

    Marazzi deve tenere insieme “pancia” e “testa”, dice, e la cosa non è affatto facile. “Oggi rimango in posizione dubitativa. La pancia mi direbbe una cosa e la testa mi impone di non escludere nessuna ipotesi. Ma rimango fortemente in dubbio”, dice al Foglio. Il momento, ammette, è molto delicato. “La mia comunità è fortemente segnata”. Ma, spiega al Foglio, “non credo che continuando ad alimentare uno scontro facciamo il bene del paese”. Insomma, un conto è la pancia, e se dovesse darle retta Marazzi direbbe di no, un altro conto è la testa. Razionalmente, dice il segretario del Pd di Bibbiano, si può anche accettare di venire a patti con i Cinque stelle. Per il bene del paese, dice.

    Non sarà tuttavia facile far dimenticare all'elettorato di centrosinistra tutti i meme del M5s sul “partito di Bibbiano” e gli attacchi andati avanti per settimane. Così come, si suppone, i Cinque stelle faranno non poca fatica a tornare sui propri passi. Specie dopo le brillanti sortite dei vari esponenti di punta del M5s come Alessandro Di Battista, che giusto a luglio, non vent'anni fa, annunciava rutilanti iniziative editoriali: “Da un po' di tempo sto collaborando con la casa editrice Fazi Editore. In particolare mi sto dedicando alla collana di saggistica. In che modo? Cercando nuovi autori e nuove tematiche da approfondire. In tal senso vi annuncio che presto (vi terrò aggiornati) uscirà un libro sullo scandalo di Bibbiano e sarà il primo libro frutto della mia collaborazione con Fazi. Ci è sembrato doveroso approfondire questo scandalo anche perché abbiamo registrato un silenzio assordante da parte del 90 per cento del sistema mediatico nazionale”. Tuttavia, certificava Di Battista, “il libro su l'inferno di Bibbiano sarà solo l'inizio. Vogliamo dare spazio a nuovi autori e a nuove idee”. Le nuove idee sono già parecchio invecchiate.

    David Allegranti

    • David Allegranti
    • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.