Roma. In Italia, quando le idee scarseggiano, ci si butta sull'ecologismo. Adesso tocca all'ex ministro Lorenzo Fioramonti, improvvisamente diventato statista per la sinistra in assenza di leadership e oppositore pugnace per gli scappellatori di professione dopo le sue dimissioni dal Miur (tutto uno chapeau, ben fatto). Insomma adesso tocca a Fioramonti prodursi nella costruzione di un nuovo movimento che “guardi a sinistra”, recitano le cronache beneauguranti che sperano negli scarti del grillismo per risollevare le sorti del progressismo. Il problema, come una volta ha riconosciuto il governatore toscano Enrico Rossi parlando con il Foglio, è che in Italia l'ambientalismo “è stato impugnato spesso inseguendo i comitati, che per carità esprimono una reazione da ascoltare ma sono ben lontani da un progetto che concili l'utilizzo della scienza e della tecnica per sanare quella ferita inferta all'ambiente”.
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