Roma. Tra i vari livelli della competizione tra America e Cina l'aspetto dello spionaggio è di sicuro quello più evocativo dal punto di vista narrativo. Ma non solo: l'accusa di spiare per una potenza straniera è anche molto scivolosa, perché è la più vaga, arbitraria, e perfino funzionale per la costruzione di un sistema “da Guerra Fredda”. Dunque bisogna maneggiarla con cautela, e avere gli strumenti giusti. Peter Mattis, vicedirettore della Commissione sulla Cina del governo americano, e Matt Brazil, ex diplomatico e fellow alla Jamestown Foundation, hanno appena pubblicato per il Naval Institute Press “Chinese Espionage: An Intelligence Primer”, il primo ritratto quasi enciclopedico dello spionaggio cinese, fatto di nomi e cognomi e diviso per periodi storici. L'aumento dell'attività cinese d'intelligence, soprattutto all'estero, va di pari passo con l'apertura della Cina al mondo, scrivono i due autori. Eppure di certe storie e di certi protagonisti si hanno meno dettagli rispetto all'èra pre-1989, perché “sia i funzionari dell'intelligence cinese sia quelli stranieri cercano di proteggere le proprie fonti e i propri metodi. Inoltre cercano di evitare di sconvolgere le relazioni commerciali e diplomatiche con i partner commerciali”. Secondo Brazil e Mattis, uno degli aspetti più interessanti dell'odierna capacità di Pechino di raccogliere intelligence è quella di saper integrare le risorse umane – i tradizionali agenti operativi – con le capacità cyber. E per la Cina non è solo una questione di informazioni strategiche: “I servizi cinesi cercano opportunità che gli derivano da dettagli personali compromettenti, sessuali o meno, di soggetti che destano interesse; ma non si limitano a reclutare esclusivamente cittadini cinesi. Esiste inoltre un interesse significativo nell'acquisizione non solo di segreti di stato, ma anche di tecnologia straniera e di proprietà intellettuale che abbia valore per l'economia e la Difesa cinese. Quest'ultimo settore include sia la tecnologia con duplice applicazione (civile e militare, ndr) sia dati sensibili che aiutino i pianificatori cinesi a raggiungere gli obiettivi prefissati”.
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