I n questi giorni l'oro sale soprattutto di notte, quando la Borsa di Shanghai e i listini asiatici ne fanno incetta spaventati dai venti di guerra che soffiano sul medioriente. Poi, con la luce del mattino, il prezzo scende, ma solo un po'. Le quotazioni hanno raggiunto livelli mai visti in euro (oltre 1.400 per oncia), mentre in dollari sono le più alte dal 2013 (poco meno di 1.600 per oncia), ma siamo solo all'inizio della corsa perché i grandi investitori non sono gli unici a dare la caccia al metallo giallo. Anche le famiglie stanno acquistando oro per proteggere i risparmi e lo vendono per comprare case ai figli o per integrare la pensione”. Giacomo Andreoli è l'amministratore delegato della Confinvest, storica società milanese – con gli uffici che affacciano su Piazza Affari proprio di fronte al palazzo della Borsa – che da quando è stata fondata da Roberto Binetti e Gabriella Villa, all'inizio degli anni Ottanta, ne ha viste molte, di crisi finanziarie e geopolitiche. E sa che sempre in questi frangenti l'oro è stato il bene rifugio per eccellenza. E' già successo con le due guerre del Golfo, con l'11 settembre e dopo il crack di Lehman Brothers. “Questa volta, però, è diverso – puntualizza Andreoli – Lei sa, tanto per fare un esempio, quanto vale oggi una sterlina d'oro, il classico regalo della nonna e degli zii per la prima Comunione? 340 euro, valeva 260 euro solo a novembre del 2017. Lo scorso anno il prezzo dell'oro è salito del 22 per cento in euro e del 18 per cento in dollari. E le quotazioni hanno cominciato a schizzare a partire dal 23 dicembre, praticamente l'antivigilia di Natale, quando le tensioni tra Stati Uniti e Iran hanno cominciato a degenerare. Nessuno, però, poteva immaginare che ci sarebbe stato un raid areo americano e la conseguente reazione dell'Iran, eventi che hanno portato il metallo prezioso su livelli considerati massimi storici, ma che, a mio parere, saranno superati. Non è esagerato dire che il prezzo dell'oro potrebbe triplicare nel medio-lungo periodo”. Giocare in difesa contro gli shock è la lezione che chi gestisce risparmi e investimenti conosce a memoria, ma pochi hanno una conoscenza approfondita di una commodity come l'oro, in grado di fare da sentinella ai risparmi. Sono quasi quarant'anni che la Confinvest commercializza in lingotti e monete seguendo l'onda delle tensioni internazionali e dell'evoluzione dei cambi e del sistema aureo. E l'esperienza di questa società è oggi utile sia per comprendere meglio quello che sta succedendo sui mercati mondiali sia per intuire come in futuro potrebbe muoversi il risparmio degli italiani in un contesto di crescente incertezza.
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