Roma. L'idea è semplice, ma come accade spesso nel mondo dell'arte “nessuno ci aveva pensato prima”. Viva le opinioni e la libertà di esprimerle come si vuole, perché aiutano a vedere meglio: il che, davanti all'arte, è la cosa più importante. Parlare “di quello che ci interessa, e farlo quando ci sembra opportuno”. La pensa così Francesco Stocchi, romano, classe 1975, curatore di arte moderna e contemporanea che ora diventa anche curatore del Foglio Arte, il nuovo inserto del nostro giornale che uscirà, da domani, ogni ultimo venerdì del mese. Quattro pagine dedicate al mondo dell'arte (e ai suoi protagonisti) visto molto da vicino: da chi lo frequenta, da chi lo vive in prima persona. E come raccontarlo? Bisogna “scrivere al di là dei codici superati e poco chiari di quel mondo e provare a romperne le barriere”. E' il programma di Stocchi. Nessun box di notizie, ma tre pezzi di approfondimento, tra cui il ritratto di una figura artistica, un incontro dal vivo “a tu per tu” con un artista o un architetto o designer “volto allo scambio di idee”, e un altro ancora dedicato a una singola opera d'arte “raccontata come se fosse un personaggio”.
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