Solo passi avanti, e insieme. Complicità di coppia nella notte degli Oscar
N oi condividiamo già un bambino, con le nomination è facile”. Ha risposto così Noah Baumbach, domenica sera, prima che la cerimonia degli Oscar cominciasse, al giornalista che ha chiesto a lui e alla sua compagna, Greta Gerwig, che effetto facesse competere per il più alto riconoscimento del cinema americano con il proprio partner. Lui con “Marriage Story” e lei con “Little Woman”, infatti, hanno concorso per le categorie di miglior film, attrice protagonista, colonna sonora. Non era mai successo prima nella storia dell'Academy. Alla stessa domanda di quel giornalista, Gerwig ha risposto “amazing, surreal”. “Parlate di lavoro a casa?”. “Yes, yes, yes”, ha risposto lei, mentre lui, contento, faceva di sì con la testa. Li guardi da qui, dall'altra parte dell'oceano, reduce da un mese di polemiche sui passi indietro, le vallette, e il ribaltamento di quella saggezza popolare ormai impopolare che è “dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna”, qui nella serva Italia di compromesso ostello, dove la più diffusa conversazione tra amiche verte su come gli uomini non reggano il talento delle donne, e su quanto sia importante separare lavoro e vita privata, e pensi che il fatto che due tra i registi hollywoodiani del momento siano una coppia felice sia un fantasy. Invece, Noah Baumbach e Greta Gerwig sono veri e non hanno separato mai niente, nel 2012 hanno anche scritto un film insieme, “Frances Ha”, del quale lei è protagonista, e ora sono al lavoro su una sceneggiatura per la Warner Bros il cui soggetto è Barbie. E sono ancora vivi. E hanno un bambino. E 14 anni di differenza. Non che siano i primi della storia a fare lo stesso lavoro e a reggere comunque, ma la novità che incarnano, e che forse risplende per via dei tempi e delle cose che stiamo destrutturando per poterle cambiare, è che lui sostiene lei in un modo molto preciso, e particolare, e stupendo: la lascia libera di non contenersi. Fino a qualche anno fa sui giornali scrivevamo di ricerche scientifiche che dimostravano che c'era un calo di desiderio sessuale tra gli uomini che s'accompagnavano a donne di successo. E invece.
Né è per forza vero che il solo modo di istruire la relazione tra due persone di talento è che l'una sia guida dell'altra, che esistano cioè un pigmalione e un discente, oppure una musa e un artista. Baumbach e Gerwig sono senz'altro aiutati dal fatto che godono dello stesso successo, sono entrambi molto cool, i loro film sono tra quelli di cui s'è maggiormente parlato quest'anno. Noi siamo più che altro abituati ai discorsi di ringraziamento che i grandi artisti fanno ai propri partner che però non sono anche loro competitor: solitamente, uno spicca e l'altro sta a guardare; uno ritira il premio e l'altro viene ringraziato per aver reso possibile quel riconoscimento, ed esserci stato quando si doveva faticare per ottenerlo, sopportando il sudore, le assenze, i carichi raddoppiati. Baumbach e Gerwig hanno, nel modo di raccontarsi, parlare, guardarsi, una complicità tutta speciale. Lei è molto accesa, lui piuttosto sorvegliato; lei esplosiva, lui pacificato. Lei dice di aver bisogno di “non sapere come vanno a finire le cose”, lui è un ossessivo pianificatore. Tatiana Siegel, la giornalista dell'Hollywood Reporter che li ha intervistati, ha scritto che lei, molto verbosa, ogni tanto si fermava e chiedeva a lui se stesse parlando troppo, e lui la invitava a continuare. E' un dettaglio minimo, magari vi fa ridere, vi fa fare del sarcasmo, vi fa dire “povero, accondiscende per quieto vivere”. Invece, lì c'è un marito che non solo non irride la carica di sua moglie, ma le lascia spazio, le permette di non contenersi. Ci sono un marito e una moglie che amano, dell'altro, la libertà. Non fanno compromessi, non si usano per essere uno bastone e l'altro cammino. Ciascuno va per la sua strada perché l'altro è felice di lasciarlo andare. Sono stati gli Oscar dei complici, li ha chiusi Joaquin Phoenix che dopo la cerimonia è andato a mangiare un panino vegano con la sua compagna, Rooney Mara. Nella foto che li ritrae mentre mangiano, sono entrambi seduti per terra, sorridono, dietro di loro c'è un Oscar, tra di loro ci sono ben due panini. Decidete voi cosa fare di tutta questa iconografia.
Simonetta Sciandivasci
Il Foglio sportivo - in corpore sano