Il referendum svizzero e l'ostinazione del migrante

Pietrangelo Buttafuoco
Prima i nostri. E’ scritto in italiano ma non è un grido in difesa degli italiani. Passa col 58 per cento dei consensi il referendum svizzero contro i frontalieri.

Prima i nostri. E’ scritto in italiano ma non è un grido in difesa degli italiani. Passa col 58 per cento dei consensi il referendum svizzero contro i frontalieri. E’ lo stop al lavoro di 62.000 italiani, prevalentemente piemontesi e lombardi, ovvero un quarto del totale dei lavoratori nel Cantone. Questa volta i “nostri” sono “loro” e noi siamo gli “altri”.

 

Torna alla memoria un grande film di Franco Brusati “Pane e cioccolata” (1973). Un romanzo cinematografico con un grandissimo Nino Manfredi. Fate un giro su YouTube, guardate la scena nel pollaio, ovviamente quella dei gol, ma infine cercate di capire perché – malgrado tutto – quando se ne sta per tornare in Italia, pur umiliato e bastonato dalla sorte, il migrante si ostina a migrare. E’ la storia di sempre. Passano sempre su tutto i “migranti”. Passano prima.

 


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  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.