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I cestini di Natale e l'alta finanza

Pietrangelo Buttafuoco

Che la Mondadori stesse per declinare si capì, infatti, quando un dicembre di non molti anni fa ai dipendenti venne a mancare lo squisitissimo “panettone di Marina”

Il vero parametro economico è “il cestino di Natale”. E’ la prima cosa che salta quando principiano i tempi cupi. Che la Mondadori stesse per declinare si capì, infatti, quando un dicembre di non molti anni fa ai dipendenti venne a mancare lo squisitissimo “panettone di Marina”. Erano sopraggiunti i “verbi difettivi” e la prima cosa che si tagliò fu quello squisito tortone confezionato apposta per Segrate. Nel film di Marco Ponti con Riccardo Scamarcio “La cena di Natale” tratto dal romanzo di Luca Bianchini c’è appunto una scena sui “cestini” che vale un trattato di alta finanza. E spiega anche perché le elezioni a dicembre fanno risultare il No in luogo del Sì. Niente cestini, niente Riforme.

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  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.