L'uomo dalle mille facce e quello senza volto
Si festeggia giustamente Maurizio Crozza
Si festeggia giustamente Maurizio Crozza. Ieri chiudeva il suo “Paese delle meraviglie” su La7 e l’attesa su quel che farà è un fatto pubblico perché Crozza, nel ruolo di comico, spiega le giornate della politica meglio di qualunque giornalista. E’ l’uomo dai tanti volti, Crozza, e siccome l’Italia – nella sua scansione di storia e storie – aggiorna il proprio statuto, nel celebrare lui urge rinnovare la memoria de “L’uomo senza volto”. E’ il capitolo straziante di “Hollywood sul Tevere/Storie scellerate”, lo smagliante libro di Giuseppe Sansonna (edizioni Minimum fax) dedicato ad Alighiero Noschese, il doppelgänger dell’Italia in completo Facis e occhiali fumé. Più che un documentario, un film dovrebbe farsi già di questo capitolo. Noschese si uccide e Enzo Tortora, mosso da pietas, detta questo necrologio: “L’unica imitazione che non riuscì a fare fu quella di uomo felice”.
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