Lo studente di destra
Si ritrova a leggere sulla zaino di una ragazza un’altra scritta: “Viva Madonna!”. Ecco, pensa lui, deve essere una devota
Agira. Fermata del bus Sais. Studenti in attesa del bus “bis” per andare a scuola, al liceo a Leonforte. Salvatore Bafumo, militante della Federazione giovanile comunista, sullo zaino pieno di libri ha scritto col pennarello questo slogan: “No alla Nato”. Lo studente di destra legge la scritta e non capisce cosa sia questa Nato e però, per logica, dice sì, qualunque cosa sia la sigla prende un pennarello e scrive “Sì alla Nato!”. Passa qualche anno, Bafumo ha già preso la maturità e lo studente di destra, nel frattempo cresciuto, si ritrova a leggere sulla zaino di una ragazza un’altra scritta: “Viva Madonna!”. Ecco, pensa lui, deve essere una devota – così ragiona – nel mentre che il mondo da lì a poco ha preso una direzione inedita: ci sono i socialisti al governo dell’Italia e a Sigonella, a Catania, Bettino Craxi che dice no agli Usa avalla il lavoro di Carlo Ripa di Meana, a Venezia, per la Biennale del Dissenso: atto di accusa contro il totalitarismo sovietico. La fine dell’Urss è vicina, gli anni si sono infine consumati tutti e lo studente di destra – diventato un uomo di mezza età – finalmente ha capito: no alla Nato, abbasso Madonna e sempre viva Santa Madre Russia (e il suo Piccolo Padre, Vladimir Putin, colonnello del Kgb).
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