Il ministro Minniti e un ricordo di Stefano Di Michele
"Chi vola vale"
Il Giornale rende merito a Marco Minniti. Il quotidiano di Alessandro Sallusti, dunque l’organo di stampa che parla a un’opinione pubblica di destra, pubblica un articolo di Roberto Scafuri assai lusinghiero verso il ministro dell’Interno. Giustamente ne parla bene perché Minniti – un uomo fatto a colpi d’accetta, tutto sul tronco della serietà – è sfacciatamente l’uomo giusto al posto giusto. C’è un aspetto tutto sentimentale che riguarda questo giornale e che coincide col profilo di Minniti, il comunista, il giovane attivista venuto dalla Calabria, ed è Stefano Di Michele. Al ministero dell’Aeronautica, dove c’erano i suoi uffici da sottosegretario del governo di Massimo D’Alema, capitava di andare da lui e fu uno spettacolo un giorno vedere con Stefano quanto fosse degno della storia quel ragazzo quando col naso in su, tra le eliche di Italo Balbo, ci spiegò il “chi vola vale, chi non vola non vale e chi vale e non vola è un vile”. E Stefano, gioia mia, fece un saltello come per acchiappare il cielo. E adesso è lì.
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