Il canto di Arisa ai funerali di Rigopiano
Come una sacerdotessa dell’antico rito, la cantante accompagna il dolore di tutti alla pira
Arisa che, in mezzo alla gente, canta ai funerali di due morticini della tragedia Rigopiano, alza una preghiera al cielo con la forza propria dell’umiltà. Quella dei veri poeti. La cantante, toccata al cuore di un video dove le due vittime – marito e moglie – gorgheggiavano spensierati un suo brano, confusa tra la gente, senza rivendicare un protagonismo fuori luogo, ha preso il microfono solo per salutare e strappare a se stessa il senso profondo della pietas. Come una sacerdotessa dell’antico rito, infatti, Arisa accompagna il dolore di tutti alla pira. E ogni nota, ogni tonalità, è come brace. Com’è proprio dei bardi quando alzano al cielo – a conforto dei popoli, per scongiurare l’ira del nume della montagna – l’epica.
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