A cosa servono le foto di Kim Jung-un
Non c’è nulla di epico nel capo comunista che s’aggira per i lettini degli orfani, con la sigaretta accesa tra le dita, anzi: sottolinea un’ironia che serve solo da babau situazionista
Le foto – le istantanee – che riguardano Kim Jong-un, il leader della democrazia popolare della Corea del nord, quelle che arrivano fino a noi, hanno una speciale qualità di racconto: una deflagrante buffoneria. Servono giusto a capovolgere la prospettiva. Riescono a prendere in giro, insomma, noi che le guardiamo. Non c’è nulla di epico nel capo comunista che s’aggira per i lettini degli orfani, con la sigaretta accesa tra le dita, anzi: sottolinea un’ironia che serve solo da babau situazionista. Gli uomini e le donne che circondano il supremo, poi, in ogni contesto – armati di quadernetto – prendono appunti. O forse, chissà – sono quasi tutti in divisa – gli notificano contravvenzioni. Tutto un divieto di dada. In eccesso surrealista.
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