La donna di un fascista
In Francia di quel bel ceffo italiano che ruba le donne agli altri dicono tante cose e, su tutte, grugniscono la peggiore
Ruba la donna a un ricco signore, un francese dell’alta società. Lei è una modella. Anche lei è parigina. Ruba la donna e vive con lei fughe di pura gioia: la gioia di attraversare la bellezza – anche lui è bello – e la giovinezza. In Francia – in Costa Azzurra – di quel bel ceffo italiano che ruba le donne agli altri dicono tante cose e, su tutte, grugniscono la peggiore delle cose: è un fascista. E quel marito, infatti, affronta la moglie e con i modi definitivi della minaccia sibila: “Tu lo sai cosa si fa alle donne dei fascisti?”. Le dice questo e intanto mima il gesto di raparla a zero. Quindi la chiude in casa e se ne va. Torna la sera e lei – ormai rubata da un altro – si mostra al marito, seduta a tavola, rapata a zero. Fiera e felice della propria testa nuda, lei – bellissima – gli dice: “Sono la donna di un fascista”.
Il Foglio sportivo - in corpore sano