Sonia Bruganelli, monumento dell'anti-moralismo
La moglie di Paolo Bonolis, è un potente antidoto al conformismo obbligatorio
Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis, è un potente antidoto al conformismo obbligatorio. Dopo aver attraversato gli strali della comunità rimproverante dei social - posta un video mentre con un amico al bancomat dice che con 30 euro non le bastano a nulla - ne pubblica un altro coi figli a Cortina. La criticano in nome del poveraccismo – “I tuoi figli non vanno mai a scuola?” – e risponde: “No, firmano con la X”. Bravissima, sembra uscita da un episodio de I Mostri, quel sublime catalogo di cinismo della grande commedia. E lei ci mette il carico: "Voi politically correct", dice all'amico del bancomat, "siete proprio falsi”. È un monumento dell'anti-moralismo, lei. Andava in vacanza a Formentera a bordo di un jet privato e a chi la insolentiva, replicava: “Avendo molti bambini lo noleggiamo. Potendo farlo perché no?”. Una così, un Renzi qualunque, Gramsci compreso, se lo mangia coi fiocchi del popcorn.
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