C'era Didone nello slargo della Stazione Termini
I pendolari ieri si sono accomodati sui riflessi delle finestre dei convogli
I pendolari, ieri, hanno preso posto negli specchietti retrovisori delle locomotive. Hanno evitato i sedili e i corrimano e si sono accomodati sui riflessi delle finestre dei convogli. Resi sfuggenti dalla corsa – ognuno di loro – se ne stava come un battito accucciato nel cuore di chi li pensa, di chi li vuole e di chi li aspetta. C’era Didone nello slargo della Stazione Termini. A bordo del suo tir faceva sentire il clacson. E dalla cabina urlava a Enea: “Dove posso scaricare tutti gli abbandoni?”.
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