Il peso di Maria Elena Boschi spiegato con Virginia Raffaele
Perché la prova del nove della capacità di fuoco della Boschi, il chiaro segnale di quanto sia più temuta che amata non sono le dichiarazioni di Gentiloni sulla vicenda de Bortoli
Maria Elena Boschi – a proposito della vicenda Banca Etruria e delle polemiche seguite dopo la lettura di “Poteri Forti (o quasi)” di Ferruccio de Bortoli – secondo Paolo Gentiloni, il presidente del Consiglio, “ha ampiamente chiarito, non c’è alcuna implicazione per il governo”. Fin qui la dichiarazione del premier costretto a parlare di certe spine nientemeno che dalla Cina; e fino a qui si ha contezza del peso politico del sottosegretario – la già madre costituente Boschi – che è ben più forte di qualunque altro ministro nell’esecutivo di supplenza di Gentiloni (messo in piedi aspettando il ritorno di Matteo Renzi). Ma la prova del nove della capacità di fuoco della Boschi, il chiaro segnale di quanto – secondo la lectio di Niccolò Machiavelli – sia più temuta che amata è un altro: Virginia Raffaele che imita Melania Trump. La Raffaele, infatti, fattasi male già una prima volta con la celebre interpretazione di Boschi-shabadabadà, se ne sta cauta: meglio farsi bombardare dai marines che vedersela, ancora una volta, con la censura Rai.
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