Inutile cercare il nuovo Macron in Italia. C'è Berlusconi
Il Cavaliere con uno schioccar di dita chiama a raduno tutto il centrodestra e vince. Purtroppo ha la vocazione della serpe in seno
Le ammucchiate centriste non funzionano. Il bipolarismo è tornato. Con una stranezza, la solita: la stragrande maggioranza degli italiani non è di sinistra e difetta di rappresentanza. Molti di loro hanno votato per i Cinque stelle, tantissimi si sono astenuti, una gran parte è andata in soccorso al vincitore – ne ha beneficiato, infatti, Matteo Renzi finché ha potuto – e pochi sono rimasti di guardia al bidone di benzina nel frattempo che l'elettorato trovava voce senza però avere ascolto. A sinistra il cerino è rimasto in mano a Renzi (che, infatti, non ha fatto mostra del suo musetto) e la morale della favola è una sola: con uno schioccar di dita il Cavaliere chiama a raduno tutto il centrodestra e vince. Inutile cercare il nuovo Macron in Italia – tomo tomo, cacchio cacchio – è sempre il vecchio Berlusconi a vincere. Purché non torni ancora tra le braccia dei suoi traditori, e dei suoi amati sicari. Più che la vocazione del Biscione, patisce quella della serpe in seno.
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